Turbativa d'asta per il servizio dei bagnini: due condanne
Sotto accusa l'associazione che ha garantito la vigilanza e il responsabile di fatto: esclusa la violenza privata
Nessuna ipotesi di violenza privata, non c’è stato alcun tentativo di costringere gli assistenti bagnanti a sottoscrivere una dichiarazione per svolgere l’attività nelle spiagge di Sciacca durante la stagione 2016. La notizia è riportata sul Giornale di Sicilia.
Lo ha stabilito il giudice del Tribunale di Sciacca, Dario Hamel, che ha assolto perché il fatto non sussiste il presidente dell’associazione che ha svolto il servizio, Francesca Palumbo, di 58 anni, di Mazara del Vallo, e Michele Cicala, di 59, di Sciacca, indicato come responsabile di fatto del servizio. Il giudice ha disposto nei loro confronti una condanna, con pena sospesa, per turbativa d’asta: 6 mesi per Palumbo e 4 mesi per Cicala.
Secondo l’accusa sarebbe stata documentata falsamente la natura di associazione di volontariato e il numero e l’identità degli associati.