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La tragedia di Punta Grande

"Rimase a guardare mentre l'amico si suicidava": 17enne condannato in appello

Secondo la ricostruzione investigativa, il ventiseienne nisseno avrebbe deciso di farla finita dopo l'esclusione dal concorso per allievi della polizia

La Corte d'appello del tribunale per i minorenni di Palermo ha confermato la condanna a due anni e 20 giorni a carico del diciassettenne di Caltanissetta che sarebbe rimasto a guardare l'amico nel momento in cui si toglieva la vita puntandosi una pistola alla testa. La tragedia si verificò sulla spiaggia di Punta Grande, fra Porto Empedocle e Realmonte, l'estate di due anni fa. 

Secondo la ricostruzione investigativa, il ventiseienne nisseno avrebbe deciso di farla finita dopo l'esclusione dal concorso per allievi della polizia. Per gli inquirenti, il minorenne finito sotto processo non avrebbe mosso un dito per evitare la tragedia. Per la difesa del ragazzo, rappresentata dagli avvocati Calogero Buscarino e Gaetano Giunta, l'allora sedicenne avrebbe tentato di impedire all'amico l'estremo gesto. 

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