Netturbini senza stipendio, una "querelle" senza fine: lo sciopero si farà

I margini per una revoca dello sciopero non ci sono. Gli operatori ecologici di Porto Empedocle ed i loro rappresentanti sindacali, dopo il sit-in di stamattina dinanzi la Prefettura e l'incontro di una delegazione di essi con il vice prefetto Elisa Vaccaro, non hanno potuto fare altro che confermare l'astensione dal lavoro fissata per giovedì prossimo.

Il vice prefetto ha anche sentito telefonicamente il sindaco empedoclino Ida Carmina, la quale ha ribadito l'esiguità delle casse comunali e la difficoltà a reperire somme nell'arco delle prossime 24 ore in modo da evitare lo sciopero. Uno sciopero, in programma mercoledì 31 maggio,  che ricadrebbe nel giorno in cui a Porto Empedocle si raccoglie l'umido e che potrebbe purtroppo portare molti cittadini, a lasciare i rifiuti nei cassonetti del comune più vicino che ancora li ha, non facendo la differenziata, che è Agrigento.

L'astensione dal lavoro è stata indetta dopo che il 12 maggio scorso, la Fit Cisl aveva attivato la procedura di raffreddamento e di conciliazione che si era conclusa con un sostanziale nulla di fatto visto che non erano  arrivate garanzie per la soluzione della vertenza stessa. Il vice prefetto Elisa Vaccaro informerà a strettissimo giro il prefetto Nicola Diomede che deciderà se convocare o meno un nuovo Tavolo tecnico, tra sindacati, comune e le aziende Iseda, Icos ed Ecoin.

I netturbini sono in attesa  delle mensilità di maggio, giugno, luglio ed agosto del 2016 e di quelle di gennaio, febbraio, marzo e aprile di quest’anno. Dal canto loro, le ditte dell'Ati, Iseda, Icos ed Ecoin, avanzano dal Comune empedoclino, le fatture di giugno, luglio e agosto del 2016 relative al vecchio appalto, le fatture di novembre e dicembre 2016 e gennaio e febbraio 2017 relative al nuovo appalto.