"Deformità alla spalla dopo una caduta", genitori citano l'Asp in tribunale per il risarcimento
Il minorenne finì, il 17 luglio del 2019, a Traumatologia ed Ortopedia dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca
Finì in ospedale, ad Ortopedia e Traumatologia del “Giovanni Paolo II” di Sciacca, dopo una caduta accidentale e venne curato per una frattura scomposta alla clavicola della spalla destra. Venne “determinata una evidente deformità – è stato scritto nell’atto di citazione – con associata limitazione della spalla, rendendo necessario un successivo intervento chirurgico”. Era il 17 luglio del 2019 quando tutto accadeva. Protagonista, suo malgrado, dell’incidente e del ricovero in ospedale è stato un minorenne. Adesso, i genitori del ragazzo hanno citato appunto in giudizio – dinanzi al tribunale della città delle Terme - l’azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Chiedono di dichiarare “il nesso di casualità fra l’evento e il danno subito, nonché di procedere alla quantificazione dei danni già predeterminati in 39.831 euro”.
La prima udienza è stata già fissata per il 25 novembre. L’Asp ha però già deciso di costituirsi in giudizio per resistere alla richiesta: “Considerato che dall’esame della documentazione sanitaria e dalle relazioni pervenute tramite la direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Sciacca – scrivono – non sono emersi profili di responsabilità a carico dell’azienda sanitaria, sussiste l’interesse a costituirsi nel giudizio per sostenere la corretta dell’operato e ottenere il rigetto delle pretese avanzate”. L’Asp ha deciso anche di conferire – il documento è stato firmato dal commissario straordinario Mario Zappia - l’incarico di difesa e rappresentanza dell’ente ad un avvocato esterno. E questo perché il responsabile del servizio Legale ha comunicato di non poter assumere l’incarico perché la data della prima udienza ricade in concomitanti adempimenti processuali.