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L’inchiesta / Santa Margherita di Belice

L'incendio al portone e furgone di comunità terapeutica: le telecamere hanno ripreso

Ad appiccare il fuoco è stato un uomo che ha agito con il volto coperto

Le telecamere di videosorveglianza avrebbero ripreso. Ad appiccare il fuoco, utilizzando liquido infiammabile, al portone d’ingresso della comunità e al furgone, Renault Trafic, per il trasporto delle persone è stato un uomo che ha agito con il volto coperto. Sono ore frenetiche, e non si parla d’altro in tutta Santa Margherita di Belìce e non soltanto nella comunità terapeutica, per le indagini sull’incendio, doloso appunto, appiccato nella notte fra lunedì e martedì in via Umberto I. Dell’inchiesta si stanno occupando i carabinieri della locale stazione, coordinati dal comando compagnia di Sciacca. E lo stanno facendo dopo aver raccolto la denuncia, a carico di ignoti, fatta dal responsabile della comunità terapeutica. Il danno provocato, ancora da quantificare, non è risultato essere coperto da polizza assicurativa.

Incendio in pieno centro: bruciato furgone di una casa famiglia, danneggiato anche il portone della struttura

Fin dalle ore immediatamente successive è emerso, anche perché il portone d’ingresso della struttura è risultato essere distante dal furgone per il trasporto delle persone che era stato lasciato posteggiato lungo la pubblica via, che il doppio rogo era di matrice dolosa. Poi, con il passare delle ore, anche perché appunto a Santa Margherita di Belìce non si parla d’altro, rimbalzano voci su alcuni “dettagli” di quella notte. I carabinieri, come sempre avviene in casi di questo genere, hanno appunto già acquisito, e li stanno analizzando accuratamente, i filmati delle telecamere di videosorveglianza della comunità che avrebbero ripreso la scena. 

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