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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Assembramenti davanti al Santuario, l'associazione dei portatori si spacca: "Nessuno indossi la casacca"

Lo stop ai riti per il Coronavirus sarebbe stato raggirato con una sorta di processione improvvisata su cui la Digos ha avviato accertamenti, il presidente: "Ci dissociamo"

"Questa associazione intende dissociarsi pubblicamente dai fatti accaduti domenica scorsa, quando alcuni tra i portatori responsabili (successivamente dimessi dalle rispettive cariche) hanno, autonomamente, preso parte al trasporto di una piccola statua del Santo, sulle spalle di alcuni bambini arrivata in Santuario".

Il presidente dei portatori di San Calogero, Salvatore Pedalino, prende posizione in maniera decisa sulla polemica per gli assembramenti non autorizzati davanti al santuario di San Calogero su cui la Digos è al lavoro per identificare i protagonisti che, parrebbe, hanno violato le norme anti-contagio del Covid-19 raggirando la chiusura e lo stop a riti e processioni.

"Tale comportamento - aggiunge Pedalino -, suscitato dalla fortissima attrazione verso la piccola statua, non giustifica, in alcun modo l'atto che calpesta le indicazioni ricevute durante l'incontro in Prefettura. Incontro e dialogo che l'Associazione intende mantenere con le massime istituzioni per affrontare e pianificare nei dettagli le iniziative sulla festa di San Calogero".

Ma c'è di più. Il presidente dell'associazione dei portatori lancia una sorta di diffida in occasione di quella che sarebbe stata la tradizionale seconda domenica di San Calò. 

"Nessuno tra i portatori iscritti è autorizzato ad indossare la casacca ufficiale per domenica prossima o partecipare a manifestazioni non autorizzate che violino l'inosservanza delle decisioni assunte".

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