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Sabato, 27 Aprile 2024
Il report

Report "Ecosistema urbano" di Legambiente, Agrigento perde 14 posizioni in un anno

Nella classifica stilata insieme al Sole 24 Ore, però, è la prima tra le città siciliane

Città "green": ad Agrigento va sempre peggio. A dirlo è l'annuale graduatoria del report "Ecosistema urbano", realizzato da Legambiente e Sole 24 Ore che scaturisce delle risposte che gli uffici comunali dei 105 comuni capoluogo hanno fornito all'associazione ambientalista e al quotidiano economico compilando gli appositi questionari riferiti a 6 aree tematiche (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia) con 18 indicatori.

"Per quanto riguarda la nostra città - dice il presidente del circolo 'Rabat' di Legambiente Daniele Gucciardo in una nota -, andando ad esaminare uno per uno i suddetti indicatori, la fotografia è spietata in ordine al consumo di suolo che ci vede collocati nelle ultimissime posizioni sia che si guardi al dato pro capite (103ma) sia spostando l’attenzione all’utilizzo efficiente di questa risorsa (100ma). Per nulla incoraggiante la situazione della mobilità urbana dove Agrigento naviga costantemente nelle posizioni di retrovia relativamente al trasporto pubblico, con un’offerta deficitaria ed una domanda che inevitabilmente non decolla e finisce per fare il paio con il tasso di motorizzazione privata che si mantiene altissimo, con la presenza di un ridotto numero di zone a traffico limitato e ancora minore di isole pedonali, Ci consoliamo solo con la ridotta percentuale di incidenti stradali e con l’esistenza della pista ciclabile, anche se molto ci sarebbe da dire in merito a questa infrastruttura ed alla sua fruizione".

A "frenare" la corsa verso il fondo dela classifica sono i bassi livelli di inquinamento atmosferico, c'è una percentuale molto alta di verde pubblico, un alto tasso di raccolta differenziata e gli scarsi consumi idrici, con perdite che però superano il 60%. 

“Negli anni passati - conclude Gucciardo - Agrigento aveva scalato molte posizioni in classifica, che ci facevano essere ottimisti e convinti che si fosse innescata una inversione di tendenza duratura, così non è stato e occorre interrogarsi su che cosa è avvenuto: abbiamo rallentato sulla raccolta differenziata e soprattutto non abbiamo puntato a migliorare la qualità dei rifiuti da riciclare; non abbiamo messo mano alla vetusta rete idrica, nonostante gli annunci; non abbiamo modernizzato e reso efficiente la mobilità urbana attraverso il potenziamento del trasporto pubblico. Inoltre per cercare riguadagnare posizioni si dovrà anche: rendere adeguato alle aspettative il servizio di bike sharing – che, essendo stato attivato solo da qualche mese, non è rientrato nel rilevamento odierno; realizzare, come da noi suggerito, la comunità energetica a Villaseta, per contrastare la “povertà energetica” di alcuni residenti; accelerare la solarizzazione e l'efficientamento energetico degli edifici pubblici.

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