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Cronaca

Diciannovenne ridotto in fin di vita per 20 euro, domiciliari a uno dei tre arrestati

Il gip scarcera il 42enne Ioan Mindirigiu, finito in carcere insieme al fratello e alla sorella, ritenendo che le esigenze cautelari si siano attenuate

Arresti domiciliari per Ioan Mindirigiu, 42 anni, finito in carcere il 27 ottobre insieme al fratello e alla sorella, con l'accusa di avere brutalmente picchiato, riducendolo in fin di vita, un diciannovenne, la cui colpa sarebbe stata quella di sollecitare la restituzione di un prestito di 20 euro fatto a uno di loro.

I tre, fra cui la donna di 44 anni, si sarebbero scagliati contro il connazionale e lo avrebbero massacrato a calci, pugni e con un bastone. Il ragazzo è stato trovato in una pozza di sangue e dopo un primo ricovero all'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì è stato trasferito in Rianimazione al "San Giovanni di Dio" di Agrigento dove ha anche subito un delicato intervento chirurgico. Adesso il gip Alessandra Vella ha accolto l'istanza del difensore, l'avvocato Angela Porcello, e ha attenuato la misura cautelare ritenendo, sia per il decorso del tempo che per i problemi di salute dell'uomo, che le esigenze cautelari si siano attenuate.

La brutale aggressione è avvenuta il 15 ottobre in via Silvio Pellico, a Ravanusa. All’identificazione dei tre braccianti agricoli si è arrivati grazie alle dichiarazioni della vittima che, dopo il pestaggio in strada, ha subito un delicato intervento chirurgico per la compressione della pleura.

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