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Sabato, 27 Aprile 2024
Viabilità

Raddoppio della strada statale 115: gli architetti puntano sul tracciato più “green”

L’intervento riguarda l’ammodernamento di un tratto lungo 23,5 chilometri che dallo svincolo della A29 per Castelvetrano giunge allo svincolo di Sciacca Ovest

Tra le varie ipotesi d’intervento proposte da Anas per realizzare il raddoppio della Gela-Agrigento-Castelvetrano gli architetti della città dei templi si concentrano su un progetto che ritengono più conveniente in termini di rapporto costi-benefici.

L’intervento riguarda l’ammodernamento di un tratto della strada statale 115 lungo 23,5 chilometri che dallo svincolo della A29 per Castelvetrano giunge allo svincolo di Sciacca Ovest. In particolare il progetto prevede il raddoppio della carreggiata con due corsie per senso di marcia, 11 viadotti da adeguare lungo la carreggiata esistente, 11 viadotti di nuova realizzazione per la seconda carreggiata e 6 svincoli che garantiranno la connessione con la viabilità esistente. A spiegare i dettagli della scelta degli architetti agrigentini è stato il presidente dell’Ordine Rino La Mendola che, intervenendo al dibattito pubblico proficuamente alimentato dall’Anas con una serie di incontri sul territorio provinciale, ha dunque optato per il tracciato 2B che impegnerebbe risorse dello Stato per 780 milioni di euro.

“Sosteniamo il tracciato più green - dice La Mendola - che infatti punta sulla valorizzazione e sull’ammodernamento di quello esistente e che sarà dotato di 4 corsie (2 per senso di marcia) prevedendo anche la mitigazione dell’impatto ambientale, sul paesaggio circostante, dei due grandi viadotti Belice e Carboj dei quali viene prevista la riduzione dell’altezza e dello sviluppo planimetrico”.

L’opzione 2B, che impegnerebbe complessivamente 780 milioni di euro, garantirebbe peraltro un risparmio di 236 milioni rispetto al tracciato numero 1 (1.016 milioni), coniugando gli obiettivi da raggiungere per l’ammodernamento della strada statale 115 con una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente.

“Speriamo che i lavori si realizzino presto - ha aggiunto La Mendola - senza gli atavici ritardi registrati nel completamento della strada statale 640 e, soprattutto, nel cantiere senza fine della statale 189 Agrigento-Palermo ormai classificabile tra le incompiute. Tutto questo per ridurre il gap infrastrutturale di una terra ancora priva di un aeroporto, dell’alta velocità su strada ferrata, di porti adeguatamente dimensionati per l’attracco di grosse imbarcazioni mercantili e crocieristiche e priva di un adeguato collegamento con l’anello autostradale siciliano su strada gommata. Siamo comunque consapevoli che è necessario quel piano di investimenti già chiesto con determinazione dalla Rete delle professioni tecniche, dalle categorie produttive e dalle varie componenti della società civile agrigentina con il manifesto del convegno di ottobre 2021. Un piano che, fruendo dei fondi del PNRR e della programmazione comunitaria, potrebbe consentire la realizzazione di un pacchetto di interventi infrastrutturali integrati a servizio della nostra terra, a partire proprio da quell’aeroporto che bisogna inserire prima possibile nella programmazione nazionale”.

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