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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Sequestrati oltre 700 ricci di mare, 50 chili di pesce e attrezzature: multe per 12 mila euro

I controlli  - per garantire la tutela degli stock ittici, in particolare degli esemplari come “bianchetto” e “cicerello”, nonché a tutelare il consumatore dalle frodi alimentari ed assicurare la qualità, la provenienza e la freschezza del prodotto ittico - sono stati effettuati sia in mare che a terra

Sequestrati oltre 700 ricci di mare, 50 chili di prodotto ittico privo di tracciabilità, diversi attrezzi da pesca non conformi ed elevate sanzioni per circa 12 mila euro. Sono questi i numeri che compongono il bilancio dell'operazione "Phoenix", svolta dal reparto Operativo della direzione marittima della Sicilia Occidentale, militari della Capitaneria di porto che è coordinata dal capitano di fregata Fabio Serafino.

I controlli  - per garantire la tutela degli stock ittici, in particolare degli esemplari come “bianchetto” e “cicerello”, nonché a tutelare il consumatore dalle frodi alimentari ed assicurare la qualità, la provenienza e la freschezza del prodotto ittico - sono stati effettuati sia in mare che a terra. Contrastando l'illegalità, sono stati sequestrati circa 650 metri di rete (sciabica da natante) a 2 pescatori dilettanti e ad un pescatore professionale (quest’ultimo ritenuto responsabile di attività di pesca in zona vietata), 50 chilogrammi di prodotto ittico privo di tracciabilità ad esercizi commerciali e privati dediti alla pesca di frodo e sono state, appunto, contestate sanzioni per complessivo di 11.000 euro.

A Seccagrande, a Ribera, i militari hanno pizzicato due soggetti del palermitano intenti alla pesca abusiva di circa 700 ricci di mare, ben oltre il limite consentito dalla legge di 50 esemplari, per di più con l’ausilio di apparecchi ausiliari di respirazione (vietati per l’esercizio della pesca sportiva) ed altri strumenti vietati dalla normativa vigente. Il prodotto ittico è stato sequestrato e rigettato in mare, in quanto si trattava di esemplari ancora vivi, a cura dell’equipaggio della motovedetta Guardia costiera. Ai trasgressori è stata contestata la violazione amministrativa  per 1.000 euro. I militari hanno proceduto anche al sequestro delle attrezzature utilizzate per la pesca di frodo.

Il comando della Capitaneria di porto ha manifestato la propria soddisfazione per l’operato dei militari, evidenziando la rilevanza dei risultati conseguiti, frutto di una decisa azione di contrasto che proseguirà, senza sosta, nei confronti di chi opera illecitamente in tutta la filiera di produzione e commercializzazione dei prodotti ittici. I comportamenti illeciti si traducono in un pregiudizio per i consumatori finali, per le attività commerciali virtuose che offrono ai consumatori l’acquisto di prodotti certificati e di qualità e per l’ecosistema marino, le cui risorse vengono sfruttate oltre le previsioni normative. La Capitaneria invita i cittadini a segnalare le condotte illegali di cui sono testimoni, per consentire l’attuazione di un più ampio sforzo, comune, a tutela dell’ecosistema marino.

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