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Controlli / Lampedusa e Linosa

Pesca a strascico davanti a Lampione, sequestrato peschereccio egiziano: denunciato il comandante

Il motopesca non avrebbe potuto entrare nelle acque sottoposte alla sovranità dello Stato italiano

La Guardia costiera ha intercettato la notte scorsa, a 3 miglia a Sud dell'isola di Lampione, un motopesca - di circa 20 metri di lunghezza, battente bandiera egiziana - intento in attività di pesca all'interno delle acque territoriali italiane. Un'attività vietata ai pescherecci stranieri nelle acque sottoposte alla sovranità dello Stato italiano. Sul posto è intervenuta la motovedetta della Guardia Costiera di Lampedusa che, accertata l'attività di pesca a strascico illegale svolta dal peschereccio, ha proceduto al sequestro di 2 tonnellate di prodotto ittico, nonché al sequestro degli attrezzi da pesca utilizzati. Una volta giunti in porto, sono stati identificati i 18 membri dell'equipaggio ed è stato deferito all'autorità giudiziaria il comandante del peschereccio che rischia l'arresto fino a due anni o l'ammenda fino a 12 mila euro.

Non si tratta del primo caso, nè forse sarà nemmeno l'ultimo. 

L'attività di controllo sulla filiera della pesca è svolta dalla Guardia Costiera, grazie ad un complesso dispositivo operativo coordinato a livello nazionale dal centro nazionale di controllo pesca del Comando generale e articolato a livello territoriale sui centri di controllo area pesca delle 15 direzioni marittime regionali. Un dispositivo che utilizza, oltre a mezzi aeronavali anche apparati tecnologici come il sistema Pelagus, un sofisticato strumento di monitoraggio del traffico marittimo in uso alle Capitanerie di porto - Guardia
costiera, che permette di raccogliere ed elaborare i dati originati dalle unità da pesca, da diporto e mercantili. 

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