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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Palma di Montechiaro

L'omicidio per un trattore rubato e il traffico di armi, in 12 davanti al gup

L'inchiesta ha cercato di fare luce pure su un altro delitto ma non sono stati trovati riscontri alle accuse. In due sono imputati di avere ucciso Salvatore Azzarello

L'inchiesta per la faida di Palma, con due omicidi messi a segno come conseguenza di una rappresaglia innescata per il furto di alcuni attrezzi agricoli, approda in aula per l'udienza preliminare. Subito un passaggio, davanti al gup Micaela Raimondo, e un rinvio per motivi organizzativi al 16 luglio.

Il pubblico ministero Gloria Andreoli ha chiesto il rinvio a giudizio solo per alcune delle accuse in seguito alla bocciatura, sul piano indiziario, da parte del gip Stefano Zammuto, di una serie di ipotesi investigative.

Dodici gli imputati. Si tratta di: Ignazio Rallo, 40 anni; Roberto Onolfo, 29 anni; Giuseppe Rallo, 28 anni; Angelo Castronovo, 64 anni; Pino Azzarello, 40 anni; Giuseppe Azzarello, 23 anni; Carmelo Pace, 49 anni; Francesco Orlando, 26 anni; Noemi Maria Concetta Oteri, 22 anni; Giacomo Alotto, 62 anni; Gaetano Gioacchino Burgio, 50 anni e Giuseppe Giganti, 44 anni. Onolfo e Ignazio Rallo sono accusati di avere vendicato l'omicidio di Enrico Rallo - fratello di Ignazio - uccidendo il trentasettenne Salvatore Azzarello.

L'inchiesta avrebbe fatto luce su una vera e propria faida. Ad innescare la violenza sarebbe stato il furto di alcuni attrezzi agricoli. Teatro della vicenda è Palma dove il 9 novembre del 2015 e il 22 agosto del 2017 vengono messi a segno due agguati.

Del primo ne fa le spese Enrico Rallo, trentanovenne colpito da numerosi colpi di arma da fuoco nei pressi di un bar. Secondo i pm, la morte di Rallo sarebbe stata vendicata da alcuni parenti e amici che decisero di uccidere Azzarello: Giuseppe Rallo, Ignazio Rallo, Onolfo e Castronovo. Il gip ritenne che i gravi indizi sussistessero solo a carico di Ignazio Rallo e Roberto Onolfo.

La Procura, di conseguenza, ha chiesto solo il loro rinvio a giudizio mettendo da parte le altre ipotesi di reato. Gli altri imputati rischiano di finire a processo per accuse connesse di armi, furto e favoreggiamento. 

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