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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Favara

"Venne ucciso per denaro", chiesto il dissequestro del magazzino di San Benedetto

La moglie di Giuseppe Mattina ha esigenza di recuperare le autovetture, circa una decina, che sono custodite all'interno del locale che sarebbe dovuto diventare rivendita di autovetture usate ed officina

Secondo le dichiarazioni di Riggio, Mattina lo avrebbe minacciato "con qualcosa di lucente in mano". Si cercò dunque, all'interno delle autovetture custodite nel magazzino, quel qualcosa "di lucente". Non fu trovato, a quanto pare, nulla. Di recente, la moglie della vittima è stata nuovamente ascoltata dalla Squadra Mobile che ha poi sentito altri soggetti a sommarie informazioni. 

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A determinare la lite fra i due - Giuseppe Mattina e Giovanni Riggio - sarebbero stati dei motivi economici. L'indagato stava avviando una attività di rivendita di autovetture usate con la vittima: il quarantunenne, commerciante, di Favara.

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Riggio, quel giorno, sarebbe andato nella zona industriale di Agrigento per incontrare Mattina proprio perché gli doveva del denaro. Alla discussione, a quanto pare, sarebbero seguite le minacce e dunque Mattina è stato accoltellato all'addome. Il ventisettenne palermitano, dopo essersi ripulito e dopo aver raggiunto Palermo e salutato i propri familiari, si è costituito alla polizia ed ha confessato l'omicidio. 

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