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Lunedì, 29 Aprile 2024
Corte di appello

La maxi inchiesta "Kerkent": confermata la sorveglianza speciale al figlio del boss Massimino

Il 35enne, condannato a 10 anni di carcere per l'accusa di avere fatto parte del clan che gestiva il narcotraffico, è stato ritenuto socialmente pericoloso

Secondo i giudici della sezione misure di prevenzione della Corte di appello di Palermo il 35enne Gerlando Massimino, figlio di Antonio, personaggio principale dell'operazione Kerkent e alla sua terza condanna per mafia, è socialmente pericoloso.

Nei suoi confronti è stata confermata la sorveglianza speciale per 3 anni che gli sarà applicata quando verrà scarcerato dopo avere espiato la condanna a 10 anni di reclusione che gli è stata inflitta con l'accusa di avere fatto parte del clan, diretto dal padre, che gestiva un vasto narcotraffico con articolazioni in altre province siciliane e in Calabria.

Il difensore, l'avvocato Salvatore Pennica, aveva chiesto alla Corte di appello di annullare il provvedimento di primo grado in considerazione del fatto che l'ultima contestazione fatta dalla Dda risalisse a tre anni prima dell'arresto, ovvero il 2016, e - di conseguenza - la pericolosità sociale non fosse più attuale.

I giudici, invece, nonostante nel frattempo la condanna sia stata ridotta di 2 anni, hanno confermato la decisione.

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