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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'ordinanza / Casteltermini

Muore anziano condannato per associazione mafiosa, la Questura ha imposto: funerali in forma privata

Nessun corteo funebre né a piedi, né con autovetture per l'ottantatreenne che nel 2011 era stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Kamarat"

Nessun corteo funebre né a piedi, né con autovetture. Ma funerali in forma assolutamente privata. Lo ha disposto la Questura di Agrigento, e così è stato sabato scorso, per Vincenzo Di Piazza, 83 anni, ritenuto - da investigatori e inquirenti - il capomafia di Casteltermini, morto nei giorni scorsi. 

Vincenzo Di Piazza, ritenuto capo della famiglia mafiosa di castelterminese, era stato arrestato, dai carabinieri, nel 2011 in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Fernando Sestito, su richiesta dalla Dda. Il suo arresto, allora, rientrò nell'ambito dell'operazione "Kamarat" che portò all'arresto di altri quattro presunti esponenti di Cosa Nostra della provincia di Agrigento. Determinanti, per fare scattare l'arresto, allora furono le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Carrubba di Campofranco.  

Nel 2020, l'anziano - che era stato condannato a 18 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso - era tornato nella propria abitazione, agli arresti domiciliari, per motivi di salute, lasciando  il 41bis cui era sottoposto dal novembre 2011 quando fu arrestato appunto nella “costola” dell’inchiesta antimafia “Kamarat”. 

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