rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
I verbali della deposizione / Favara

Da Favara al Belgio la faida arrivò fino in Spagna, Quaranta: "Cercavano appoggi per uccidere Di Stefano"

Il collaboratore di giustizia rivela che il gruppo di fuoco rivale voleva il sostegno di Cosa nostra per commettere l'omicidio all'estero e spunta un altro pentito: l'ex poliziotto Santiago Rodriguez Gonzalo che doveva acquistare una grossa partita di droga

"Loro cercano me perché non sapendo che io non ero più il numero uno di Favara, perché cercano me, dopo questi due omicidi? Perché loro cercavano i fratelli Di Stefano, di cui c’era la voce in giro che loro si erano trasferiti in Spagna. E loro cercavano un aggancio tramite Cosa Nostra in Spagna, di scovarli e farli ammazzare".

L'ex capomafia di Favara, Giuseppe Quaranta, adesso collaboratore di giustizia, rivela che la faida fra Favara e il Belgio, che ha provocato cinque omicidi e almeno una dozzina di agguati falliti nell'ambito di uno scontro fra due gruppi di fuoco, si stava spostando in Spagna. E' lì che, secondo quanto racconta il pentito, il gruppo composto da Calogero Bellavia, Antonio Bellavia, i fratelli Emanuele e Calogero Ferraro, cercava di scovare Maurizio Di Stefano ritenuto l'autore dell'omicidio di Carmelo Bellavia che non gli aveva saldato un debito di droga.

"Volevano vendicare - ha detto in aula - l’omicidio di… di Carmelo, che di cui loro mi dicevano che il mandante era stato Maurizio Di Stefano e a fare l’esecuzione era Ciffa. E mi hanno detto “mei cumpare boni feci a vindica’ a su pa’. Emanuele buonanima".

Ed è proprio nell'ambito del traffico di cocaina che salta fuori un altro collaboratore di giustizia legato alla vicenda: l'ex poliziotto Santiago Rodriguez Gonzalo sarà ascoltato in video collegamento nel processo "Mosaico". Il legame con Di Stefano, detto "Furia", scaturirebbe dall'acquisto di una grossa partita di stupefacenti.

PUBBLICO MINISTERO – quindi l’obiettivo era Maurizio Di Stefano?
QUARANTA – sì, Maurizio. Quando loro hanno chiesto l’incontro con me, perché loro mi dicevano che avevano fonti certe che erano in Spagna però non sapevano il luogo esatto, e tramite me, con gli uomini di Cosa Nostra che ci sono in Spagna, di scovarlo.
PUBBLICO MINISTERO – cioè loro volevano da lei, oltre che l’autorizzazione, volevano appoggi, volevano…
QUARANTA – sì sì, appoggi, loro erano disposti…
PUBBLICO MINISTERO – uomini, armi? Cosa volevano?
QUARANTA – loro… allora, loro erano disposti a spostarsi per la Spagna però coperti da Cosa Nostra.
PUBBLICO MINISTERO – cioè l’avrebbero fatto anche all’estero?
QUARANTA – sì sì, loro erano disposti, dice “se ci fai sapere dove sono e tu ci dai un appoggio logistico dove sono, da Cosa Nostra, ci andiamo noi personalmente ad ammazzarlo”, loro erano decisi. Loro… Emanuele era deciso al mille per mille.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Favara al Belgio la faida arrivò fino in Spagna, Quaranta: "Cercavano appoggi per uccidere Di Stefano"

AgrigentoNotizie è in caricamento