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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Interdittiva antimafia a Girgenti acque, il Forum siciliano ai sindaci: “Accelerare per una gestione pubblica e partecipata”

Il movimento per l’acqua ed i beni comuni ha inviato una lettera aperta ai primi cittadini della provincia

Gestione servizio idrico, “occorre accelerare verso una gestione pubblica e partecipata”. È quanto chiede, con una lettera aperta ai sindaci della provincia di Agrigento, il Forum siciliano dei movimenti per l'acqua ed i beni comuni, dopo l’interdittiva antimafia a Girgenti acque.

“Gli elementi individuati dal prefetto nelle motivazioni dell'interdittiva – si legge nella lettera –  superano infatti ogni possibile dubbio circa la necessità di rescindere al più presto il contratto in danno del gestore e di operare affinché si possano quantificare e richiedere allo stesso i danni ambientali e sociali prodotti in questi anni di malagestione, ponendo in essere ogni possibile elemento ostativo, sia di carattere amministrativo che giuridico, affinché nell'interregno di gestione non sorgano nuove possibilità per altri privati di subentrare a Girgenti Acque”. 

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E dal Forum assicurano che “tutta la materia oggi finalmente al centro dell'interesse delle indagini della magistratura, sarà attenzionata complessivamente dal Forum siciliano dei movimenti per l'acqua ed i beni comuni all'assessore all'Energia e ai servizi di pubblica utilità il 26 novembre, ed alla commissione parlamentare antimafia dell'Ars l'11 dicembre, con l'intento di far luce sull'intreccio delle vicende locali e regionali che hanno interessato dal 2004 ad oggi i processi di privatizzazione in Sicilia”. 

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“Auspichiamo quindi che nella vostra assemblea dell'Ati – si legge ancora nella lettera – possiate deliberare di sospendere ogni eventuale modifica dei rapporti con la gestione in essere in attesa che si faccia piena luce su tutti gli aspetti che la interessano, accelerando invece con la rescissione contrattuale da voi già deliberata e con i compiti a voi attribuiti dalla l.r.19/15 e sollecitati dalle direttive del dipartimento acqua e rifiuti”.
 
E l’invito a stilare un piano d’ambito, “corrispondente – si legge – alle effettive necessità dell'intera ex provincia, ed avviare le procedure per la costituzione di una Azienda speciale consortile, o di un Consorzio di comuni, cioè di un ente di diritto pubblico, che ricomprenda tutti i comuni della provincia al quale attribuire, come soggetto gestore, il Sii nell’ambito provinciale”. 

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