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Cronaca Comitini

Miniere dimenticate e valorizzazione: giornata di studio a Comitini

La valorizzazione dei siti minerari solfiferi della Sicilia è il tema dell’iniziativa promossa dall’Aipai-Sicilia con la collaborazione del Comune di Comitini e che avrà luogo martedì 22 dicembre alle ore 17 nello storico Palazzo Bellacera

La valorizzazione dei siti minerari solfiferi della Sicilia è il tema dell’iniziativa promossa dall’Aipai-Sicilia con la collaborazione del Comune di Comitini e che avrà luogo martedì 22 dicembre alle ore 17 nello storico Palazzo Bellacera alla presenza del sindaco Felice Raneri e dell’assessore alla Cultura Marianna Chiarelli.

Maria Carcasio, etnoantropologa, presenterà il libro “Centodiciassette gradini nell’ombra. Le miniere dimenticate del gruppo di Valguarnera”, di Salvatore Di Vita, giornalista pubblicista con una lunga esperienza maturata negli impianti della Miniera di Pasquasia e nella direzione del Parco Minerario Floristella-Grottacalda.  

Interverrà Antonino Terrana, Dirigente della Sezione per i beni etnoantropologici della Soprintendenza di Agrigento, animando il dibattito sul saggio storiografico che si sofferma con molte notizie inedite, approfondimenti d’archivio e numerose testimonianze dei protagonisti di quei fatti, sulla storia delle piccole e grandi miniere sorte fra Ottocento e Novecento nel ricco filone solfifero che da Grottacalda si estende fin sotto l’abitato di Valguarnera. Come dice lo stesso Autore “…anche la vicenda mineraria di un piccolo comune è la simbolica raffigurazione della storia collettiva di decine e decine d’altri comuni siciliani che l’hanno condivisa”. 

A seguire sarà proiettato il film-documentario “1893. L’Inchiesta” della giornalista e documentarista Nella Condorelli. Un suggestivo e interessante viaggio su una pagina dimenticata della storia italiana della fine del XIX secolo, che riporta alla luce l’inchiesta condotta in Sicilia nel 1893 da Adolfo Rossi, giornalista veneto che decide nell’ottobre di quell’anno di percorrere a dorso di mulo l’Isola attraverso i molti comuni coinvolti per descrivere il movimento dei “Fasci Siciliani dei Lavoratori”, una rivolta popolare esplosa per rivendicare migliori condizioni di lavoro e di vita, che coinvolge in quegli anni soprattutto i contadini e gli operai delle miniere.

Farà da cornice la mostra itinerante “Percorsi del patrimonio industriale in Italia” che verrà inaugurata sempre nel palazzo baronale Bellacera e rimarrà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2016, visitabile da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. Una serie di pannelli didattici descrivono un itinerario delle principali  testimonianze produttive e industriali di tutta Italia, evidenziando per ciascuna regione gli esempi più significativi dal punto di vista storico, produttivo, architettonico, della conservazione e valorizzazione dei manufatti e del patrimonio culturale materiale e immateriale a esso connesso.

Il percorso sarà proposto a partire dalla Sicilia e dal Sud dell’Italia risalendo il territorio nazionale fino alle regioni settentrionali della penisola. La mostra, già presentata a Terni nel 2006 in occasione del decennale dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (www.patrimonioindustriale.it)  e del XIII Congresso internazionale Ticcih, è stata ampliata con una serie di pannelli relativi ai siti minerari solfiferi della Sicilia, a cura di Maria Carcasio e Salvatore Di Vita. 

Un appuntamento dunque da non perdere in uno dei principali centri di un possibile itinerario tematico sullo zolfo. Comitini infatti vanta un parco minerario solfifero visitabile, e una lunga storia legata all’economia dello zolfo in Sicilia. 

                                                                        
 

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