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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Favara

Incendiato escavatore, imprenditore nel mirino? Quale dei due?

Il mezzo, andato distrutto, era di proprietà del titolare di una ditta edile che stava realizzando lavori per creare un capannone-deposito per conto di un altro

Incendiato – e questa volta non ci sarebbero dubbi, non per i carabinieri della tenenza cittadina, - sulla matrice dolosa – un escavatore di proprietà di un imprenditore edile. Escavatore che stava realizzato, in via Dello Sport a Favara, dei lavori per creare un deposito per un esercizio commerciale. E’ accaduto poco prima dell’alba di ieri e, a Favara, sono accorsi sia i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento che i militari dell’Arma della tenenza di Favara e quelli del nucleo Operativo e radiomobile della compagnia della città dei Templi. Le fiamme, senza non poche difficoltà, sono state domate proprio dai pompieri. Il mezzo pesante, nonostante il tentativo di circoscrivere l’incendio, è comunque andato distrutto. A ruota, pompieri e militari dell’Arma, si sono occupati dei cosiddetti rilievi tecnici per stabilire cosa effettivamente avesse innescato la scintilla iniziale. Non sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile, né taniche, bottiglie sospette o inneschi vari. Eppure, secondo quanto ieri trapelava dal fitto riserbo investigativo, l’ipotesi privilegiata dei militari dell’Arma era proprio quella dell’incendio doloso. Un’ipotesi investigativa che avrà bisogno, naturalmente, di essere suffragata.

incendio escavatore a favara (foto Rizzo)2-2-2

Non è chiaro, né poteva esserlo ieri visto che le indagini risultavano essere ancora in fase embrionale, a chi, eventualmente, l’attentato potesse essere stato rivolto: se al proprietario dell’escavatore, ossia all’imprenditore edile, o se al proprio del terreno dove, secondo il progetto, dovrebbe essere realizzato il capannone per l’esercizio commerciale. Servirà, inevitabilmente, del tempo per mettere dei punti fermi nell’inchiesta che è coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Il sostituto procuratore di turno, in servizio durante la notte fra giovedì e ieri, è stato infatti immediatamente allertato dai carabinieri.

I militari dell’Arma sentiranno – rientra nella procedura investigativa di routine - sia il proprietario dell’escavatore andato distrutto che il titolare dell’esercizio commerciale che aveva avviato i lavori per realizzare un capannone-deposito. Si tratta, questo emergeva ieri, di due persone incensurate. Imprenditori che dovranno essere però, appunto, sentiti per provare a capire se hanno ricevuto o meno delle minacce o delle pressioni da parte di qualcuno. Informazioni che, naturalmente, potrebbero subito indirizzare l’inchiesta. Le bocche di investigatori e inquirenti sono però rigorosamente cucite. 

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