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Cronaca

La fabbrica dei falsi invalidi, processo si sblocca dopo un anno e mezzo: prescrizione vicina

Il dibattimento ripartirà davanti a una nuova sezione: inutili i tentativi dal marzo dell'anno scorso

Ripartirà, il 26 giugno, davanti al collegio di giudici presieduto da Wilma Angela Mazzara, il maxi processo sui presunti falsi invalidi scaturito dall’inchiesta denominata “La carica delle 104”. Il rinvio a giudizio di 48 imputati era stato deciso dal gup Stefano Zammuto il 23 marzo dell'anno scorso: da allora i tentativi di far partire il dibattimento sono andati tutti a vuoto perché il presidente della prima sezione penale Alfonso Malato, davanti al quale, in base a un meccanismo di assegnazione automatica, era stato indirizzato il procedimento, è incompatibile essendosi già occupato del caso in qualità di gip. Ieri mattina, dopo una lunga serie di passaggi interlocutori, è stato formalizzato il "trasloco" all'altra sezione dove il processo inizierà il 26 giugno, quindici mesi dopo la conclusione dell'udienza preliminare.

La prescrizione, considerato che molti capi di imputazione sono assai datati nel tempo e da alcuni fatti sono già trascorsi dieci anni, ha già reso non più punibili alcune imputazioni. Altre lo saranno sicuramente nel corso del dibattimento, sempre se - circostanza che, in concreto, non si verifica mai - la difesa non vi rinunci, decidendo di farsi giudicare e rischiando la condanna anche se il decorso del tempo ha reso i reati non più punibili. L'istruttoria, peraltro, considerata la mole di imputati e imputazioni, è destinata a durare anni. Uno dei più grandi scandali giudiziari dell’ultimo decennio, in sostanza, rischia di non avere mai un verdetto che faccia completa luce sui fatti.
 

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