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Cronaca Porto Empedocle

Deposito distrutto da più di 5 ore di fuoco, commerciante ittico nel mirino?

Il magazzino era stato già dismesso e, come gli altri di fianco, avrebbe dovuto essere demolito. Le fiamme hanno inghiottito praticamente ogni cosa: difficile, praticamente impossibile, stabilire cosa abbia innescato la scintilla iniziale

Distrutto da più di cinque ore, ininterrotte, di fuoco. Nel magazzino di via Molo, al porto Empedoclino, proprio a causa delle alte fiamme divampate durante la notte, sono crollati perfino alcuni dei solai. Difficile, praticamente impossibile, stabilire cosa abbia innescato la scintilla iniziale: se un innesco doloso o qualcosa di accidentale. Il fuoco ha inghiottito praticamente ogni cosa, lasciando devastazione in quello che era una magazzino dismesso. Un deposito di prodotti ittici che avrebbe dovuto – così come tutti quelli attigui – essere abbattuto. Delle indagini su quanto avvenuto a Porto Empedocle, ieri, dopo un nuovo incendio nel magazzino attiguo al primo già devastato, si stanno occupando i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento. Non è chiaro, in sostanza, se il concessionario del deposito – un commerciante di prodotti ittici, già noto alle forze dell’ordine, - sia stato preso di mira o meno da ignoti attentatori.

Erano le 4 circa quando l’Sos è risuonato alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Agrigento. I pompieri, temendo appunto il peggio, si sono subito precipitati e sono rimasti al lavoro, cercando di fronteggiare il vasto fronte incandescente, fino alle 8. Soltanto a quell’ora, infatti, l’incendio è stato considerato completamente domato. Le fiamme, oltre ad incenerire tutto quello che c’era: materiale per circa 200 euro, hanno fatto crollare anche alcuni solai. Al lavoro, praticamente per l’intera notte, anche i poliziotti della sezione Volanti della Questura.

Ieri mattina, mentre i poliziotti della Scientifica erano al lavoro nel magazzino devastato dal rogo, è stato sentito odore di bruciato e immediatamente ci si è accorti che il fuoco stava creando devastazione anche nel dismesso magazzino attiguo. In questo caso, i pompieri sono riusciti ad evitare la distruzione del deposito. Certa la natura di quest’ultimo rogo: dovrebbe trattarsi di un corto circuito dell’impianto elettrico. Sul posto sono intervenuti, ieri mattina, anche gli agenti del commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle.  

Non è risultato essere chiaro invece – né facilmente chiaribile – la matrice dell’incendio registratosi nottetempo. I poliziotti della Squadra Mobile, verosimilmente, nelle prossime ore, sentiranno il concessionario del magazzino: l’empedoclino, commerciante di prodotti ittici, già noto alle forze dell’ordine o comunque dei suoi familiari. L’obiettivo è, naturalmente, uno soltanto: riuscire a fare chiarezza e stabilire se vi siano state pressioni o minacce che potrebbero lasciare ipotizzare un attentato intimidatorio. Nulla viene escluso però, nemmeno la matrice accidentale. Così come è stato per il rogo di ieri mattina, nel secondo magazzino, potrebbe essere stato anche per l’incendio nel deposito utilizzato dal commerciante di prodotti ittici.

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