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Venerdì, 26 Aprile 2024
La sentenza

Tardò a pagare sanzione: funzionario Iacp condannato a risarcire circa 2mila euro

L'istituto aveva ricevuto diversi avvisi di accertamento e avrebbe potuto beneficiare di una riduzione del 30%

Non avrebbe provveduto a saldare entro il tempo previsto per ottenere una riduzione sugli importi alcune sanzioni di varia natura notificate all'ente per cui lavora, lo Iacp di Agrigento: la Corte dei conti condanna funzionario al pagamento di poco più di 2mila euro per danno erariale.

La vicenda riguarda S.C., appunto dirigente dell'istituto agrigentino, che era accusato dalla procura di "non avere adottato, entro i 60 giorni dalla notifica di atti impositivi di imposte e sanzioni tributarie, i provvedimenti di impegno e liquidazione necessari al pagamento, in misura ridotta di un terzo, del dovuto".

Una mancanza rispetto alla quale, ricostruisce la Corte, si era attivata anche la dirigente dello Iacp Antonella Siragusa, la quale si era attivata direttamente per liquidare imposte e sanzioni connesse a questioni di vario tipo, come il pagamento della registrazione della sentenza in alcune cause che coinvolgevano Iacp. Piccoli risparmi di alcune centinaia di euro ciascuno che però, appunto, sono sfumati.

Se l'accusato si è difeso sostenendo che all'atto del recapito degli avvisi l'Istituto fosse in esercizio provvisorio per mancata adozione dei bilanci, linea che però la Corte dei Conti non ha ritenuto idonea, sostenendo che sussista un danno per lo Iacp di poco più di 2100 euro in quanto "il pagamento di tale somma non ha comportato per detto Ente alcuna utilità: tale danno avrebbe potuto essere evitato se, entro i 60 giorni dalla notifica dei predetti atti impositivi fosse stato effettuato il pagamento richiesto in misura ridotta. Il comportamento tenuto dal convenuto, nella fattispecie appare improntato a colpa grave" perché "il convenuto, senza alcuna valida ragione, a seguito della notifica dei predetti atti impositivi e di determina, di fruire del pagamento in misura ridotta e cagionandogli un danno pari alla differenza tra pagamento intero e pagamento ridotto".

A carico del dirigente quindi c'è da sostenere un rimborso di 2.108 oltre rivalutazione finanziaria e interessi legali oltre che le spese di giudizio.

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