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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro città / Via Francesco Crispi

Un'antica cisterna dietro la parete di via Crispi, aggiudicato il recupero

Il Municipio ha a disposizione le somme residue - 191.124,26 euro – del finanziamento ottenuto dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio per gli interventi di riqualificazione del muro calcarenitico di via Crispi

Gli interventi di consolidamento e recupero della cisterna ritrovata dietro la parete calcarenitica di via Crispi, nel cosiddetto “ipogeo Zucarello”, si faranno. Il Comune ha, nelle ultime ore, aggiudicato i lavori alla “Isor Costruzioni” di Favara: l’impresa che ha offerto il maggior ribasso, ossia il 33,23 per cento. Il Municipio aveva ed ha a disposizione le somme residue - 191.124,26 euro – del finanziamento ottenuto, era il novembre del 2008, dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio. Ministero che, allora, concesse un milione di euro per gli interventi di recupero e riqualificazione della parete in calcarenite prospiciente la via Crispi. Dietro quella parete sono state trovate alcune cavità che costituiscono il cosiddetto “ipogeo Zucarello” – per il quale si dovrebbe realizzare un approfondito studio e monitoraggio – e un’antica cisterna. Ottenuto il via libera dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il Comune ha potuto utilizzare le economie residue del progetto. E con questi 191.124,26 euro si potrà, dunque, effettuare il consolidamento e il recupero della cisterna ritrovata.

Due milioni e mezzo di euro per il recupero di alcuni ipogei 

Era la fine del novembre del 2008 quando il ministero dell’Ambiente, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, definiva e attivava il “Programma di interventi a tutela dell’ambiente e della difesa del suolo nella Regione Siciliana” e tra questi interventi è stato inserito anche il progetto di recupero e riqualificazione della parete in calcarenite prospiciente via Crispi per un importo di un milione di euro. Nel settembre del 2013 venne sottoscritto il contratto d’appalto e i lavori iniziarono nell’ottobre con lo scopo di eliminare le infiltrazioni di umidità sulle superfici lapidee della parete in calcarenite. Infiltrazioni derivanti dalla presenza di fessure nel soprastante marciapiede. Durante i sopralluoghi effettuati, all’interno delle cavità riscontrate è stata trovata un’antica cisterna che adesso verrà recuperata. 

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