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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Chef Rubio choc su Instagram: "Lampedusa? Bella, ma è anche l'isola della cocaina e mafia"

Appreso il post gli isolani sono andati in rivolta. Tanti, tantissimi commenti sotto il post pubblicato sui social. "Non sai di cosa parli", dice una donna dell'isola più grande delle Pelagie

Luci e ombre sulla vacanza dello chef Rubio a Lampedusa. Il cuoco è conduttore della trasmissione “Unti e bisunti”, ha pubblicato un post choc su Instagram. Il 36enne, che è stato tra i protagonisti della conferenza stampa di Open Arms, parla di un’isola bella, ma con tante controversie. “E’ l’isola dei pescatori, della gente di mare che rispetta il prossimo e l’ambiente”.

Questo il preambolo di una lunga lettera aperta, poi le frasi che hanno fatto imbufalire centinaia di lampedusani. “E’ l’isola della cocaina, della mafia e della camorra”, dice Rubio su instagram. Lo chef parla anche “dell’abusivismo edilizio e del nero, ma anche dei razzisti, dei radar e dei tumori, dei lager nella fossa e dell’indifferenza”. Parole forti, quelle di Rubio, che hanno fatto arrabbiare migliaia di persone. “Non sai di cosa parli  - ha detto una donna su Instragram – Lampedusa non è questa”.

"Se Lampedusa non ti piace la vacanza potevi fartela altrove", scrive Annalaura.

"Noi la amiamo e ci basta questo - scrive Rossella - non ci importa di 4 cretini che scrivono senza conoscere la nostra bellissima isola". Di altro avviso la giornalista e scrittrice Francesca Barra che gli scrive: "Mi hai commossa, grazie"Certo è che il post pubblicato sui social farà discutere ancora per molto tempo.

Il post di Chef Rubio

"Lampedusa è un mondo nel mondo che si rivela in pochissimo tempo, ma di un tappeto non si possono guardare solo le magnifiche trame, bisogna alzarlo e vedere quanta polvere è stata nascosta sotto negli anni. È l’isola dei pescatori dal cuore immenso, della gente di mare che rispetta il prossimo e l’ambiente, degli attivisti e della resistenza, di donne e uomini coraggiosi, delle tartarughe e dei delfini, degli uccelli migratori e dei conigli, delle spiagge incantevoli e dell’acqua cristallina. Ma è anche l’isola della cocaina, della mafia e della camorra, dell’abusivismo edilizio e del nero, dei razzisti e dei parassiti, dei radar e dei tumori, del lager nella fossa e dell’indifferenza. Lampedusa è un’Italia in miniatura, affascinante proprio grazie alle sue molteplici sfaccettature e contraddizioni. Invito tutti a venire, è stupenda davvero. Vi chiedo però un favore: spendete i vostri soldi solo nei ristoranti della brava gente, nei b&b delle belle anime, nelle barche dei pescatori onesti e nei bar di chi c’ha ‘r core grosso. A tutto il resto riservategli indifferenza, perché quella si meritano: in molti hanno speculato su date, morti e naufragi, in molti si riempiranno la bocca di aiuti e fratellanza mai vissuti in prima persona, e proprio quelli hanno cavalcato e stanno cavalcando il mito dell’isola dell’accoglienza vomitando odio e ignoranza. Da quando ho portato a galla verità scomode e ho spezzato lance a favore degli ultimi e chi con gli ultimi combatte m’hanno minacciato, insultato, aggredito e esortato a lasciare quanto prima l’isola. Per chi si stesse preoccupando relax, me so tajato e me li so magnati e ricacati ( stiamo parlando di uno sparuto numero di omuncoli e parassiti capaci solo di latrare ). Detto questo me ne vado con dei ricordi stupendi, il sorriso sulle labbra e un cuore gonfio de persone perbene che ho avuto l’onore di conoscere e che spero possiate conoscere anche voi. Ps: non tornerò con Tv al seguito come in molti mi han chiesto, ma lo faccio solo per evitarvi patetiche e ipocrite stese di tappeti rossi su cui i parassiti sperano di salire. Tornerò così come son venuto, da persona comune tra le persone perbene. A presto". 

Intervistato ai microfoni di AdnKronos, Rubio ha parlato così. "Il mio voleva essere un gesto di affetto per Lampedusa. In due settimane ho conosciuto persone bellissime, ma nel mio post su Instagram ho voluto anche ricordare i lati meno positivi dell'isola. E se mi incazzo è proprio per invitare i lampedusani a svegliarsi. Non capisco per quale motivo le testate giornalistiche debbano concentrarsi solo su una parte del post e tralasciare tutto il resto- dice Rubio in una intervista all'Adnkronos- sono state prese frasi a caso, strumentalizzandole. Mi sembra davvero riduttivo concentrarsi solo sulle critiche a Lampedusa. Ho conosciuto persone stupende alla Guardia costiera, alla Guardia di Finanza - dice ancora Rubio -e quelli che criticano a spada tratta il mio post e il suo contenuto non sanno nemmeno come queste persone eccezionali operano sul campo. In due settimane ho conosciuto più persone e realtà di tante persone che ci abitano da anni. Se vogliamo discutere dello sparuto numero di persone gridano allo scandalo e che non vogliono che si scopra anche il lato malato, marcio, del'isola... Se una persona da fuori ti fa notare che ci sono anche defezioni, ti devi arrabbiare con te stesso, con le istituzioni che non hanno mai fatto un piano regolatore ad esempio, persone che hanno case abusive, o gente che fa ha fatto scempio di un'isola bellissima e non possono arrabbiarsi con chi fa notare queste cose".

Chef Rubio la scorsa settimana, insieme a Richard Gere, è stato a bordo di Open Arms. Lui, con gli altri, ha cucinato per i migrandi a bordo della nave solidale.

Lampedusa è un mondo nel mondo che si rivela in pochissimo tempo, ma di un tappeto non si possono guardare solo le magnifiche trame, bisogna alzarlo e vedere quanta polvere è stata nascosta sotto negli anni. È l’isola dei pescatori dal cuore immenso, della gente di mare che rispetta il prossimo e l’ambiente, degli attivisti e della resistenza, di donne e uomini coraggiosi, delle tartarughe e dei delfini, degli uccelli migratori e dei conigli, delle spiagge incantevoli e dell’acqua cristallina. Ma è anche l’isola della cocaina, della mafia e della camorra, dell’abusivismo edilizio e del nero, dei razzisti e dei parassiti, dei radar e dei tumori, del lager nella fossa e dell’indifferenza. Lampedusa è un’Italia in miniatura, affascinante proprio grazie alle sue molteplici sfaccettature e contraddizioni. Invito tutti a venire, è stupenda davvero. Vi chiedo però un favore: spendete i vostri soldi solo nei ristoranti della brava gente, nei b&b delle belle anime, nelle barche dei pescatori onesti e nei bar di chi c’ha ‘r core grosso. A tutto il resto riservategli indifferenza, perché quella si meritano: in molti hanno speculato su date, morti e naufragi, in molti si riempiranno la bocca di aiuti e fratellanza mai vissuti in prima persona, e proprio quelli hanno cavalcato e stanno cavalcando il mito dell’isola dell’accoglienza vomitando odio e ignoranza. Da quando ho portato a galla verità scomode e ho spezzato lance a favore degli ultimi e chi con gli ultimi combatte m’hanno minacciato, insultato, aggredito e esortato a lasciare quanto prima l’isola. Per chi si stesse preoccupando relax, me so tajato e me li so magnati e ricacati ( stiamo parlando di uno sparuto numero di omuncoli e parassiti capaci solo di latrare ). Detto questo me ne vado con dei ricordi stupendi, il sorriso sulle labbra e un cuore gonfio de persone perbene che ho avuto l’onore di conoscere e che spero possiate conoscere anche voi. Ps: non tornerò con Tv al seguito come in molti mi han chiesto, ma lo faccio solo per evitarvi patetiche e ipocrite stese di tappeti rossi su cui i parassiti sperano di salire. Tornerò così come son venuto, da persona comune tra le persone perbene. A presto #Lampedusa

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