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Cronaca Campobello di Licata

Caro gasolio, cooperativa di distribuzione preannuncia il fermo e chiede incontro in Prefettura

Il direttore Salvatore Puleri parla di uno scenario desolante: “All'insostenibilità dei rincari si aggiungono difficoltà operative che ogni giorno dobbiamo affrontare per carenze infrastrutturali”

I costi ormai sono insostenibili a causa del continuo aumento del costo del carburante e, per questo, la ooperativa "L.O.G.", con sede a Campobello di Licata, si prepara al blocco delle attività chiedendo con urgenza un confronto con il Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa.

Si tratta di una cooperativa che si occupa di trasporto agro.alimentare dalla Sicilia verso tutta l’Europa che comprende numerosi operatori siciliani. Il confronto con in il Prefetto intende coinvolgere varie componenti imprenditoriali della filiera logistica, della produzione e della grande distribuzione.
“Siamo ormai in una situazione di fermo tecnico – ha detto il direttore della "L.O.G." Salvatore Puleri – poiché l’attuale regime dei noli terrestri non ci consente più di garantire i necessari livelli di sicurezza per la circolazione dei mezzi e per la gestione del personale specifico per le attività logistiche. Il caro gasolio ha fatto esplodere le tensioni nell’autotrasporto siciliano e non solo, aggiungendo all'insostenibilità dei rincari anche le perduranti difficoltà operative che ogni giorno dobbiamo affrontare per carenze infrastrutturali, cantieri mai chiusi, mancanza di personale. A tutto ciò si sta aggiungendo l’aumento dei prezzi per le autostrade del mare che oggi non godono più di nessuna incentivazione ambientale.

I nostri associati sono costretti a fermarsi perché non riescono più a sostenere elementari gestioni di cassa all’interno delle loro imprese. In questo scenario desolante, gli autotrasportatori restano schiacciati – prosegue Puleri – dal rincaro dei prezzi operativi da un lato e dalla costante e cinica compressione dei noli terrestri da parte della grande distribuzione attraverso i produttori isolani. Questi ultimi rappresentano la nostra interfaccia rispetto alla committenza primaria che rimane la grande distribuzione organizzata. E proprio la distribuzione, nel rincarare i prezzi al consumo delle derrate alimentari, creando una vera e propria beffa, giustifica tali rincari con un presunto aumento dei trasporti a causa del caro gasolio. Una maldicenza irrispettosa rispetto a chi, come noi, quotidianamente garantisce la logistica nazionale e internazionale dei nostri prodotti siciliani e che oggi non può che arrendersi di fronte a tanto incomprensibile cinismo.

Mi auguro – conclude Puleri - che con il patrocinio e l’autorevolezza del Prefetto si possa rapidamente instaurare un confronto improntato a creare i necessari meccanismi di compensazione di questi squilibri, affinché la filiera logistica possa continuare a garantire la circolazione delle merci".
  

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