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Cronaca

Cardiologo chiamato di notte per soccorrere infartuato investe e uccide pedone, perito: "Limite di velocità superato"

La difesa, però, insiste e sostiene che il cartello stradale era occultato dalla vegetazione, nell'impatto ha perso la vita un quarantacinquenne

"L'automobilista procedeva ad una velocità compresa fra i 70 e gli 85 chilometri orari". L'ingegnere Pietro Minacapelli, perito nominato dal gup Luisa Turco per fare luce sulla dinamica dell'incidente costato la vita al quarantacinquenne tunisino Taoufik Iahmar, conferma in aula che il limite - fissato in quel tratto in 60 chilometri orari - sarebbe stato superato.

La difesa del cardiologo del San Giovanni di Dio, Salvatore Geraci, 38 anni, accusato di omicidio stradale perchè avrebbe travolto e ucciso con la sua auto il quarantenne, mentre correva di notte all'ospedale per soccorrere un infartuato che doveva essere sottoposto ad angioplastica, sostiene però che il cartello che fissava il limite era occultato dalla vegetazione e, di conseguenza, si sarebbe dovuto osservare il limite "normale" della categoria di strada, ovvero 90 chilometri orari. La circostanza sarebbe provata dalla consulenza di parte della stessa difesa.

La requisitoria del pm e l'arringa difensiva degli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica sono in programma il 19 ottobre. L'incidente è avvenuto nella strada statale 189, nel tratto parallelo alla via Mazzini, poco prima dell'alba del 2 agosto del 2017: il medico correva in reparto e si trovò il pedone sulla statale che fu travolto e restò ucciso sul colpo. Il processo, davanti al giudice Luisa Turco, è in dirittura di arrivo. Il gup, viste le discordanze fra le consulenze di accusa e difesa, ha deciso di nominare un perito.

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