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Sabato, 27 Aprile 2024
La decisione / Burgio

L'acqua scarseggia e il sindaco di Burgio firma l'ordinanza: vietato sprecarla

La risorsa idrica dovrà essere utilizzata esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari

Mentre il governo Schifani è pronto a chiedere lo stato d'emergenza nazionale, il sindaco della piccola Burgio, Enzo Galifi, dirama un'ordinanza per sensibilizzare la comunità per l'utilizzo consapevole e responsabile dell'acqua potabile. E questo per garantire una soddisfacente erogazione, tutelare/salvaguardare la risorsa idrica, l’igiene e la salute pubblica.

L'ordinanza prescrive un uso estremamente accorto dell’acqua fornita dal pubblico acquedotto e proveniente da sistemi di captazione, limitata agli usi prioritari. Di fatto, l'acqua dovrà essere utilizzata esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari.

I divieti

Vietato impiegare acqua potabile per le seguenti attività pubbliche e private:

  • lavaggio di cortili e piazzali;
  • lavaggio domestico di veicoli a motore;
  • il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili;
  • irrigazione di prati e giardini privati.

È consentito l’uso di modesta entità per l’irrigazione puntuale delle piantine negli orti a uso esclusivo domestico familiare e la bagnatura di piccoli vasi di fiori e similari - è stato scritto nell'ordinanza del sindaco di Burgio - . L'innaffiamento dovrà essere limitato per mantenere il minimo ciclo vegetativo che non comprometta la sopravvivenza delle piante messe a dimora.

Come risparmiare l'acqua

  • Riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, ecc.;
  • Installare sui rubinetti dispositivi frangigetto che, mescolando l’acqua con l’aria, consentono di risparmiare risorsa idrica;
  • Impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico;
  • Prediligere la doccia anziché il bagno in vasca;
  • Chiudere il rubinetto nell’azione di lavarsi i denti e/o di radersi la barba;
  • Utilizzare l’acqua di lavaggio degli alimenti freschi per annaffiare le piante e quella di condensa da impianti di climatizzazione per lavare i pavimenti.

L’inosservanza - prescrive l'ordinanza - verrà punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.

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