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Cronaca

Ati, è "muro contro muro" con i commissari di Girgenti Acque: in ballo 800mila euro

Intanto sembra andare verso atti concreti la scelta della forma di gestione, ma molti sindaci puntano alla spa pubblica

E' un vero "muro contro muro" quello attualmente in corso tra l'Ati, l'Assemblea territoriale idrica e i commissari prefettizi della Girgenti Acque, Dell'Aira e Venuti. Al centro del confronto ci sono oltre 800mila euro, somme che l'ente di gestione idrica vuole recuperare dalla tesoreria della società, per compensare i canoni al momento non versati dalla stessa.

Somme che, secondo i commissari, non riguarderebbero la loro gestione, e così è arrivato un "no" secco al pagamento degli importi, spingendo l'Ati ad agire con misure di recupero coatto. L'incontro in Prefetura sarà servito probabilmente anche a chiarire le reciproche posizioni e a far presente all'Ati, probabilmente, che questo "prelievo" dai conti della società potrebbe costituire un duro colpo alla tenuta economica della stessa. Anzi, la mediazione del prefetto andava proprio in questa direzione: l'escussione delle somme potrebbe portare gravi conseguenze al gestore.

L'Assemblea deciderà nei prossimi giorni su questo e altri temi, a partire dall'individuazione della nuova forma di gestione. Per i sindaci al momento la più semplice da attuare sarebbe quella della spa pubblica, mentre l'azienda consortile speciale, maggiormente sostenuta dai movimenti per l'acqua pubblica, presenterebbe alcune criticità da risolvere. Ad ogni modo, gli uffici hanno fornito al direttivo dell'Ati delle bozze di statuto che saranno oggetto di successivi approfondimenti. 

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