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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Caparra" sul contratto idrico, nessuna agevolazione per chiedere il rimborso

I soldi sono stati versati in occasione della stipula dei vecchi contratti idrici, ma potranno essere restituiti solo ad alcune condizioni, e senza alcun intervento diretto dell'ente

E' una vicenda annosa, risalente nel tempo ma praticamente mai approfondita dal Comune, che anzi ha sempre smorzato sul nascere il dibattito politico e giornalistico sul tema. Stiamo parlando dell'anticipo consumi idrici, la "caparra" che ogni cittadino ha versato al Comune di Agrigento in occasione della stipula del contratto idrico. Soldi che teoricamente l'ente doveva conservare per conto degli agrigentini, ma che nei fatti sono scomparsi e, solo dopo numerose sollecitazioni da parte dei consiglieri comunali e della stampa, potranno essere rimborsati solo su richiesta dei diretti interessati. Questo solo a patto che gli utenti rescindano il contratto firmato con l'ente, siano in regola con le bollette passate (pre gestione Girgenti acque, ovviamente) e siano in condizione di dimostrare che le somme sono state versate. Sì perché il Comune non ha traccia di tutto, stando a quanto spiegato nei giorni scorsi durante i lavori della commissione bilancio da parte dell'assessore al ramo Nello Hamel. 

E' lo stesso componente dell'amministrazione, comunque, sollecitato dai consiglieri, a spiegare che sebbene ritenga giusto ragionare sulla questione (che potrebbe costare all'ente comunque almeno 2 milioni di euro) “non ritiene opportuno che l’attivazione di detta procedura sia su iniziativa comunale”. Insomma, stabilite le regole per il rimborso, sarà poi onere dell’utente chiedere i soldi e dimostrare di averne diritto. 

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