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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Manufatti, muri, immobili: scoperti abusi edilizi anche in ... una moschea

Firmate tre ingiunzioni di demolizione e ripristino dei luoghi e due ordinanze di sospensione dei lavori in altrettanti cantieri

Superata l’emergenziale ondata di Covid-19, che ha di fatto rallentato anche le macchine amministrative, a palazzo dei Giganti si torna a fare la “guerra” all’abusivismo edilizio. Tre ingiunzioni di demolizione e ripristino dei luoghi e due ordinanze di sospensione dei lavori sono state firmate nelle ultime ore. A scoprire gli abusi sono stati gli agenti della polizia municipale e i tecnici degli uffici comunali. Abusi che – in un caso, in centro urbano, - hanno riguardato anche un immobile adibito a moschea.

Secondo quanto ricostruito negli atti del Municipio di Agrigento c’è stata “la sostituzione di un muro con due colonne circolari”. Lavori, verosimilmente fatti per avere maggiore spazio, che sono stati fatti in assenza di titoli autorizzativi. Ma sarebbero stati installati anche, nello spazio esterno di pertinenza dello stabile, dei servizi igienici chiusi da pannelli di isopan e sarebbe stata fatta la manutenzione di una preesistente tettoia, ma è stato – stando sempre agli incartamenti comunali – un muretto di recinzione.

“E’ stato riscontrato un cambio di destinazione d’uso dell’immobile da civile abitazione – scrive il Comune – a luogo di culto (moschea). Tale cambio di destinazione d’uso, in assenza di titoli abilitativi, comporta una variazione degli standard urbanistici e incremento del carico urbanistico”. All’associazione sono stati 90 giorni di tempo per demolire le opere abusive e per ripristinare lo stato dei luoghi e la destinazione d’uso a civile abitazione. “Trascorso infruttuosamente tale termine – chiariscono i funzionari del Municipio – si procederà ad elevare una sanzione amministrativa da 2 mila a 20 mila euro, da determinarsi successivamente all’accertamento dell’eventuale inadempienza. L’opera abusiva verrà acquisita gratuitamente di diritto al patrimonio comunale e l’accertamento dell’inottemperanza all’ingiunzione a demolire costituirà titolo di immissione in possesso e dunque le opere acquisite verranno demolite in danno dei proprietari, salvo che il Consiglio non ne dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici”.

Per il resto, la polizia municipale ha scoperto - fra il viale Dei Giardini, via Degli Ulivi e contrada Maddalusa - manufatti in muratura di 18 metri quadrati, un immobile con una superficie di 90 metri quadrati, muretti e collocazione di roulottes su una piastra di circa 200 metri. Si tratta di casi tutti diversissimi fra di loro per i quali, dopo un periodo di relativa calma apparente, si è arrivati appunto ad una vera e propria raffica di provvedimenti di ingiunzione a demolire o a sospendere i cantieri da parte del Comune. Per i casi in cui sarà necessario radere al suolo gli abusi sono stati assegnati 90 giorni di tempo. Al termine, scatterà la verifica. 

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