Riceve sms per pagamento di 349 euro, prova a bloccare l'esborso e gli viene suggerito di fare un bonifico di 3.200 euro: scongiurata in extremis la truffa
Un uomo, qualificandosi come "operatore del settore sicurezza della banca", ha chiesto al 54enne i codici identificativi del suo conto corrente e poi di fare il versamento dei suoi soldi su una PostePay
Riceve un messaggio sul suo numero di cellulare: è la banca che lo allerta per un pagamento di 349,99 euro. E come da routine, lo invita, qualora quel pagamento fosse sospetto, a contattare un numero di telefono cellulare. Cosa che effettivamente il 54enne di Canicattì ha fatto. Dall'altro capo del telefono, un uomo che si è qualificato come "operatore del settore sicurezza dell'istituto bancario". Una persona che non soltanto confermava che qualcuno aveva appena operato sul conto dell'agrigentino, ma che gli chiedeva anche i codici identificativi del conto. E già c'è stato il primo scivolone perché il canicattinese quei codici glieli ha effettivamente dettati. Per evitare rischi di truffe e per non perdere i soldi sul conto, il presunto addetto alla sicurezza della banca - un truffatore, di fatto - ha chiesto al 54enne di versare i suoi 3.200 euro su un conto Postepay di cui ha fornito l'Iban. E anche in questo caso, il canicattinese è scivolato perché quel versamento l'ha fatto. Ma immediatamente dopo aver chiuso il telefono, l'uomo ha intuito, compreso, d'essersi messo a rischio. Del resto di racconti analoghi di truffe se ne fanno parecchi tanto fra amici e conoscenti, quanto fra familiari.
Immediatamente, il 54enne - ingannato da quel messaggio di alert arrivato, come al solito, dalla banca - ha chiamato il suo referente bancario. E di fatto, la vittima di quella che avrebbe dovuto essere una truffa ha scongiurato il danno. Perché quello che veramente è sempre stato il suo referente bancario ha bloccato tanto il versamento-bonifico eseguito poco prima sul numero di PostePay che gli era stato fornito, quanto lo stesso conto corrente dell'agrigentino. L'uomo non ha quindi perso i suoi 3.200 euro, né i 349,99 euro per i quali aveva ricevuto il messaggio di alert.
Tutto è stato raccontato e documentato alla polizia che ha raccolto la denuncia, a carico di ignoti, per tentata truffa ed ha avviato le indagini per provare ad identificare chi ha messo il campo un raggiro quasi perfetto.