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Cronaca San Leone / Via Afrodite

Abusivismo, "Principessa Zaira": giù anche la biglietteria del teatro

Al proprietario, difeso dall'avvocato Riccardo Rosso, è stato notificato un nuovo ordine da parte della Procura della Repubblica di Agrigento in seguito ad una sua istanza. Per gli inquirenti quell'immobile andava demolito, così come sostenuto anche dal giudice dell'esecuzione

Oltre al teatro e ai locali che prima ospitavano il ristorante, è stato demolito anche il prefabbricato che fungeva da biglietteria. Stamani è stato raso al suolo anche l'ultimo immobile del signor Giovanni Scibetta, proprietario dell'ex pizzeria "Principessa Zaira", all'ingresso di San Leone, a cui le ruspe incaricate dal Comune di Agrigento avevano già demolito le costruzioni che ospitavano la sala ristorante, le cucine e il teatro in conci di tufo che si affacciava sulla Valle dei Templi. Tutti immobili ricadenti nell'area di inedificabilità assoluta e per i quali sentenze definitive risalenti agli anni '90 avevano deciso la distruzione. 

Al signor Scibetta, difeso dall'avvocato Riccardo Rosso, è stato notificato un nuovo ordine da parte della Procura della Repubblica di Agrigento in seguito ad una sua istanza per conoscere quali fossero i provvedimenti esecutivi con le ingiunzioni di demolizione per gli immobili di sua proprietà. 

Ma dagli uffici di via Mazzini hanno fatto sapere che le ruspe sarebbero tornate nella sua proprietà per abbattere quella che fino ad alcuni anni fa era la biglietteria del teatro e che adesso era diventata la sua abitazione. Un immobile per il quale pendeva un ordine di demolizione risalente al novembre del 1998 e che era stato notificato a Giovanni Scibetta nel dicembre dello stesso anno.

Secondo quanto sostenuto dai magistrati della Procura agrigentina, quel provvedimento non è mai stato impugnato dinnanzi al giudice dell’esecuzione. E, allo stesso tempo, Scibetta non ha mai provveduto ad eseguirlo, così come intimatogli diciassette anni fa. 

Per gli inquirenti, dunque, quell'immobile andava demolito, così come sostenuto anche dal giudice dell'esecuzione del Tribunale di Agrigento, a cui lo stesso Scibetta – con il patrocinio dell'avvocato Rosso – si è rivolto per tentare di fermare le ruspe: il proprietario di "Principessa Zaira" ha fatto riferimento anche ad una sentenza del 1998 della Corte d'Appello di Palermo con la quale i reati di abuso edilizio venivano dichiarati prescritti e l'ordine di demolizione veniva revocato. Ma il giudice non ha ritenuto valida quella sentenza, ordinando la distruzione di quegli immobili. 

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