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Sabato, 27 Aprile 2024
La decisione / San Leone

Il Comune contesta abusi edilizi ed eleva sanzione da oltre 14 mila euro, il Tar però la annulla

Il tribunale amministrativo regionale ha stabilito che il progetto di ristrutturazione era stato eseguito nel rispetto delle misure asserite e entro il limite della “tolleranza di cantiere”

Annullata la sanzione pecuniaria - da 14.065 euro - per abusi edilizi. Lo ha fatto il Tar Sicilia al quale ha fatto ricorso la ditta "Lrte". L'impresa, per eseguire dei lavori di demolizione e ricostruzione, con ampliamento, di un fabbricato a San Leone, ha presentato al Comune richiesta di rilascio della concessione edilizia.

I funzionari di palazzo dei Giganti, dopo aver fatto i controlli, ha concesso titolo edilizio e l'impresa ha iniziato i lavori di ristrutturazione. Durante gli interventi, il Comune di Agrigento ha firmato un’ordinanza di sospensione dei lavori per asserite difformità rispetto al progetto originario - ricostruisce l'avvocato Girolamo Rubino - . La ditta "Lrte" ha presentato, a questo punto, una relazione tecnica con la quale venivano evidenziati gli errori in cui erroneamente erano incorsi i tecnici comunali durante il
sopralluogo. L'ente, a questo punto, ha rivisto la propria posizione, acconsentendo alla prosecuzione dei lavori, ma tuttavia ritenendo sussistenti - spiega ancora l'avvocato Rubino - alcune variazioni progettuali non essenziali, ma comunque sanzionabili, ha irrogato una sanzione di 14.065 per abusi edilizi.

L'impresa - rappresentata dagli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri - chiedendo l’annullamento della sanzione, ha fatto ricorso al Tar. I legali hanno dimostrato la liceità dei lavori realizzati in merito al rispetto dei confini e in particolare hanno rilevato come le difformità riscontrate dai tecnici comunali dovevano considerarsi rientranti nella cosiddetta “tolleranza di cantiere”, motivo per il quale non potevano essere equiparate a delle difformità sanzionabili. Il tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, condividendo le
argomentazioni sostenute dagli avvocati Rubino e Alfieri, ha stabilito che il progetto di ristrutturazione era stato eseguito nel rispetto delle misure asserite e entro il limite della “tolleranza di cantiere”. E' stato quindi accolto il ricorso proposto dalla ditta e annullata la sanzione.

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