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Lunedì, 29 Aprile 2024
La scoperta

Trovata la proteina che può prevenire il tumore al seno

Secondo quanto scoperto da un team di ricerca americano, è in grado di uccidere le cellule malate prima che si trasformino in cellule cancerose

na proteina presente nel nucleo delle cellule umane sembra essere la chiave per prevenire il tumore al seno. A scoprirlo un team di ricerca guidato dall’Università americana della North Carolina a Chapel Hill (UNC). La proteina (chiamata MRE1), già nota per riconoscere le cellule con DNA danneggiato, è in grado di uccidere le cellule malate prima ancora che queste si trasformino in cellule tumorali. La scoperta è molto importante perché potrebbe tracciare la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti per la cura ed anche la prevenzione del tumore al seno. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista "Nature".

Il meccanismo di divisione cellulare

Mentre una cellula normale può dividersi solo un numero limitato di volte, una cellula tumorale è capace di moltiplicarsi senza sosta (immortalità replicativa), ed ogni volta che lo fa crea lesioni al suo Dna. Le cellule danneggiate vengono percepite dall'organismo come una minaccia poichè attivano un "sensore" del Dna danneggiato chiamato cGAS (sintasi ciclica GMP-AMP). Questo a sua volta mobilita in massa le cellule del sistema immunitario che hanno il compito di riconoscere ed eliminare le cellule danneggiate. Tuttavia, nel 2020 è stato scoperto che questo sensore viene "bloccato", cioè il piu' delle volte si trova in uno stato dormiente, per impedirgli di scatenare risposte infiammatorie a meno che non sia assolutamente necessario.

"I nostri risultati suggeriscono che la perdita di questo percorso - ha affermato il prof. Gupta, che ha guidato lo studio - possa essere ciò che consente alle cellule del cancro al seno di resistere ad alti livelli di danno al DNA senza essere riconosciute dal sistema immunitario. Siamo molto interessati a identificare modi per riattivare questo percorso per trattare e potenzialmente anche prevenire lo sviluppo del cancro".

Come agisce la proteina

Sulla base di una precedente ricerca pubblicata sulla rivista "Science", i ricercatori hanno ipotizzato che la proteina MRE11 potesse essere la chiave che "sblocca" il cGAS, e dimostrato con il loro studio che era effettivamente così. Hanno inoltre scoperto che il sensore e la proteina-chiave, interagendo tra loro, attivano una particolare forma di morte cellulare chiamata "necroptosi", che attiva il sistema immunitario per far sì che rilevi le cellule tumorali o quelle che stanno per diventare tali e le elimini.

"Collegare MRE11 e cGAS all’attivazione della necroptosi - ha spiegato Gupta - è un modo molto efficace per sopprimere la formazione del tumore. Quando MRE11 e cGAS vengono attivati da una cellula precancerosa danneggiata, cooperano per attivare una forma di morte cellulare che potenzia il sistema immunitario, per aiutare l’organismo a eliminare le cellule prima che diventino cancerose".

L’importanza della scoperta

La scoperta apre la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti non solo curativi ma anche preventivi del cancro al seno. Con questo obiettivo i ricercatori americani stanno già arruolando un campione di pazienti per una sperimentazione clinica che, basandosi su questa nuova scoperta, studi la combinazione di radiazioni e immunoterapia nel trattamento di alcuni tipi di cancro al seno. 

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