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Venerdì, 26 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012

Incertezze al primo congresso provinciale Pdl, Bosco: "Alternativi a Zambuto"

Il contrasto interno, Scalia: "Innaturale rinnegare Zambuto". A decidere le sorti del partito è Alfano

Delusione per chi si aspettava dal congresso provinciale del Pdl di Agrigento rivelazioni riguardo al candidato a sindaco. A poche settimane dalla chiusura delle liste elettorali non è chiara nemmeno la trattativa politica che il Pdl sta portando avanti nella città dei Templi.

Atteso Angelino Alfano, ma il segretario nazionale del Pdl non è poi arrivato, lasciando allo sbaraglio un partito. Nel dibattito moderato dalla parlamentare Jole Santelli, qualche nota stonata ha animato questo primo congresso provinciale, come l'intervento di Giuseppe Arnone, leader regionale dei Comitati civici per la Sicilia. "Da questo congresso mi aspetto che si dica che noi con Zambuto non abbiamo niente a che fare", ha affermato, manifestando disappunto per la mancata presa di posizione a livello politico del partito e per i "troppi abbracci" con forze distanti dal Pdl.

Presenti anche le delegazioni di Pid, Grande sud, Udc, Api, Pd, Idv, che quasi all'unisono hanno ribadito l'esistenza di una crisi di rappresentanza dei partiti e il bisogno di ritornare a fare politica tra i cittadini. "Non c'è più tempo", ha affermato Giuseppe Ruvolo del Pid. "Proporremo il nostro candidato anche al Pdl", la dichiarazione di Baldacchino di Grande sud. "Voi lo sapete, il nostro candidato è Zambuto", ha invece detto Pino Licata dell'Udc nel suo intervento, citando però la nota stampa dell'onorevole Fontana.

Nino Bosco

 

 


Il nodo da sciogliere nel Comune di Agrigento è l'alleanza con l'Udc, questo sembra chiaro. L'accordo politico che il partito vuole costruire, richiamando il Partito popolare europeo, si apre a tutte le forze moderate, abbracciando in primis i partiti del terzo polo. Traducendo: il centrodestra con La destra e il Pid e il terzo polo, ossia Udc e Api. "Certamente saremo alternativi all'Amministrazione uscente", ha dichiarato Nino Bosco nel suo intervento e nella nostra intervista. Non è della stessa opinione Pippo Scalia, deputato nazionale. "Ho la vaga sensazione - ha detto Scalia - che qua qualcuno non abbia consapevolezza di quello che sta succedendo. Bisogna avere il coraggio di fare una proposta politica che sia ampiamente condivisa. Come si traduce ad Agrigento il polo dei moderati? L'attuale sindaco uscente fa parte dei moderati ed è innaturale rinnegarlo. Non voglio dire che Marco Zambuto debba essere il candidato, ma è da lì che bisogna partire".

E' intorno al nome di Marco Zambuto che il Pdl sembra non avere un'idea unanime, anche se gli esponenti del partito hanno in un certo senso preso le distanze dalle dichiarazioni del deputato, ritenute espressione di una posizione isolata. Ma se Zambuto non è motivo di disarmonia interna al partito, lo è per le trattative di coalizione con l'Udc. "Ci stiamo lavorando", ci dice Bosco, ribadendo che il Pdl sarà comunque alternativo al sindaco uscente. "Presenteremo liste civiche forti sotto l'aspetto numerico e qualitativo. Abbiamo tante forze all'interno del partito da candidare, ma occorre avere la maturità e analizzare la situazione comune per comune, mettendo da parte gli interessi del partito per il bene della città", ha poi continuato nel'intervento, ritornando in quale modo alla posizione espressa da Fontana, ossia l'eventualità di rinunciare a un candidato che sia esplicita espressione del Pdl, per amore della città e di determinati equilibri politici. Angelino Alfano, così atteso ieri mattina, si trovava evidentemente in zona. Il chiacchiericcio dei presenti e gli stessi uomini interni al partito se lo lasciano scappare spesso che le sorti del partito sono dettate dal verdetto finale di Alfano, "impegnato in faccende ben più importanti", ma che ormai si aspetta al più presto considerato l'avvicinarsi delle elezioni. Tempi strettissimi che probabilmente faranno saltare le tanto discusse primarie di partito o di coalizione, fissate intorno al 16 marzo. Circola ancora il nome di Piero Luparello, l'ex segretario del Pd, a dir di alcuni avvicinato dal partito e possibile candidato. Restano comunque indiscrezioni, che ieri sembravano però suggerire che il matrimonio "non s'ha da fare". 

Eletto Nino Bosco alla carica di segretario provinciale del Pdl; Rosario Marino il vice segretario. I seggi elettorali, rimasti aperti fino a sera, hanno permesso ai tesserati di votare in occasione del congresso. Presenti Giuseppe Castiglione, segretario regionale del partito, l'eurodeputato Salvatore Iacolino, i deputati nazionali Giuseppe Marinello e Enzo Fontana e i consiglieri provinciali e comunali del partito, incluso Andrea Cirino, da poco dimesso da Grande sud.

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