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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Evasione ed elusione fiscale, microscopico l'apporto di Agrigento nella lotta nazionale

Il Comune più efficiente è stato Genova. Pesante la differenza con la miseria recuperati da Messina, Palermo e dalla provincia della città dei Templi. Senza contare che Caltanissetta e Catania non sono stati in grado di contribuire al recupero di nemmeno un euro

Ad Agrigento sono stati recuperati appena 301 euro. 

Nemmeno la promessa di vedersi versare la metà delle tasse recuperate ha sollecitato l'aiuto dei Comuni italiani al Fisco nella lotta sul territorio contro l'evasione e l'elusione dei grandi tributi statali. Nel 2022 dalle amministrazioni locali sono stati scovati soltanto 6 milioni di euro, praticamente lo 0,007 per cento dei 90 miliardi evasi, e i Comuni più grandi sembrano avere poca voglia di contribuire rispetto ai piccoli. Il quadro emerge dall'ultimo report dell'ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia). Nel 2023 lo Stato ha erogato ai Comuni poco più di 3 milioni quale contributo per la loro partecipazione all'attività di accertamento fiscale relativa al 2022, come prevede la legge. L'azione dei Comuni in chiave antievasione riguarda alcuni tributi statali come l'Irpef, l'Ires, l'Iva, le imposte di registro-ipotecarie e catastali.

Il Comune più efficiente in termini assoluti è stato un capoluogo, Genova, che ha ricevuto 863.459 euro, poi c'è Milano, con 367.410 euro, Torino con 162.672, poi la 'piccola' Prato con 147.243. Roma invece risulta trentesima, avendo recuperato 36.554 euro. Pesante la differenza con la miseria di 1.892 euro recuperati a Messina, 1.458 a Palermo, 651 a Napoli o 301 ad Agrigento. Senza contare che Caltanissetta e Catania non sono stati in grado di contribuire al recupero di nemmeno un euro.

Ai Comuni serve piuttosto recuperare l'evasione dei tributi locali, come l'Imu, la Tari, la Tosap, l'imposta sulla pubblicità e quella di soggiorno. Eppure vi sarebbero delle tipologie di evasione facilmente individuabili, ad esempio quelle sull'abusivismo edilizio, che a livello nazionale tocca il 15,1%. "Se solo una parte di queste irregolarità fosse stata comunicata secondo le procedure all'Agenzia delle Entrate - è la convinzione della Cgia - molti Sindaci avrebbero più soldi a disposizione, mentre i cittadini onesti, che sono la maggioranza, avrebbero servizi migliori e tasse locali più leggere".

Sono cinque su nove, secondo un'indagine elaborata dall'ufficio studi della Cgia di Mestre, i Comuni capoluogo della Sicilia ad aver ricevuto un contributo per la lotta all'evasione e all'elusione dei grandi tributi statali nel 2022 ( l'Irpef, l'Ires, l'Iva, le imposte di registro/ipotecarie e catastali), non di tributi locali. Nella lista dei Comuni capoluogo di provincia il più "virtuoso" è Messina con 1.892 euro (al 125mo posto su 265 Comuni che hanno ricevuto il contributo statale). Seguono: Palermo con 1.458 euro (al 135mo), Ragusa con 318 euro (al 195mo), Agrigento con 301 euro (al 198mo), Siracusa con 171 (al 217mo).
 

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