Un operatore del commercio su 2 è ambulante: nell’Agrigentino una delle percentuali più alte in Italia

Sono ben 160mila, in Italia, le cosiddette “imprese mobili”, in altre parole le bancarelle gestite dagli ambulanti. Tra le province con la percentuale più alta di attività commerciali di questo tipo figura quella di Agrigento con un 58,2 per cento. Quindi ben oltre la metà del totale con uno su 2 che risulta dunque essere ambulante. Oggi, in tutto il Paese, il commercio ambulante rappresenta il 21 per cento del totale. Diverso, quindi, il risultato in ambito nazionale dove invece uno su 5 è ambulante. Si tratta di una componente di grande importanza, non solo economica ma anche sociale, del tessuto commerciale italiano. La stragrande maggioranza delle bancarelle (151mila, pari al 95% del totale) è gestita da micro-imprese individuali. Oltre la metà (il 56,8 per cento) fa a capo persone immigrate.

Sono numeri che vengono fuori da un’approfondita analisi condotta da Unioncamere e InfoCamere basata sul registro delle imprese delle Camere di commercio.

“La mappa del commercio ambulante - si legge nel report - rivela una distribuzione molto polverizzata, con la presenza di almeno un'impresa in oltre 6.200 comuni italiani e con una concentrazione che supera le 500 realtà solo in meno di 30 comuni. Un fenomeno, quest'ultimo, di grande rilievo per i territori interessati visto che le 47mila imprese individuali in questi grandi ’cluster ambulanti’ rappresentano il 31 per cento di tutte le aziende del settore”.

E’ stata stilata un’apposita classifica con 30 posizioni. Al primo posto c’è San Nicola la Strada in provincia di Caserta dove tre quarti di tutte le imprese commerciali registrate sono ambulanti. Seguono San Giuseppe Vesuviano (Napoli) con il 73,4 per cento e Castel Volturno (Caserta) con una quota del 72,4 per cento. Quindi Lecce (62,8 per cento), Agrigento (58,2 per cento), Lamezia Terme (Catanzaro) con il 55,7 per cento, Cagliari (51,9 per cento) e Afragola (Napoli) con il 50,8 per cento.