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Domenica, 28 Aprile 2024
Il plauso

Approvato codice dei contratti, La Mendola: "Accolte istanze di architetti e ordini professionali area tecnica"

Semplificazione e apertura del mercato alle strutture professionali medio-piccole, ai giovani e ai professionisti di talento, sono questi i principi fondamentali della nuova legge

Semplificazione e apertura del mercato alle strutture professionali medio-piccole, ai giovani e ai professionisti di talento, sono questi i principi fondamentali della nuova legge, approvata martedì sera dall’assemblea regionale siciliana. Gli architetti plaudono al lavoro svolto dal Governo Schifani, dall’assessore Alessandro Aricò, dalla IV commissione dell’Ars presieduta da Giuseppe Carta e dall’intero Parlamento regionale, con il prezioso supporto tecnico del dipartimento regionale tecnico, diretto dall’ingegnere Duilio Alongi.

“La polizza assicurativa al posto del fatturato degli ultimi tre anni, l’estensione dei requisiti curriculari da tre a 10 anni, i requisiti speciali dimostrabili dai vincitori dei concorsi attraverso la costituzione di un raggruppamento nella fase di affidamento della progettazione esecutiva - afferma il presidente dell’ordine degli architetti di Agrigento e coordinatore del dipartimento Lavori pubblici della consulta regionale degli architetti Rino La Mendola - promuovono l’apertura del mercato a chi  non ha avuto la possibilità di produrre progetti e adeguati fatturati durante gli ultimi tre anni, ai giovani e ai professionisti di talento, in grado di elaborare progetti  di qualità , garantendo la bellezza delle nostre città. L’articolo 2 della legge - continua La Mendola - riprendendo un emendamento già presentato dall’onorevole Giusy Savarino e accolto dal Governo e dalla IV commissione, risponde pienamente alle aspettative degli Ordini professionali dell’area tecnica, espresse in occasione di apposita audizione”. 

“Siamo molto soddisfatti per il lavoro svolto dall’assessorato regionale delle Infrastrutture in merito al recepimento del nuovo Codice dei contratti e, in particolare, del rapporto costruttivo che il Governo e il Parlamento regionale hanno voluto instaurare con le categorie professionali del settore delle costruzioni. Grazie a tale collaborazione il Codice è stato recepito con l’introduzione di alcune modifiche, nel segno della semplificazione e dell’apertura del mercato degli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria ai professionisti più giovani”, così chiude l’architetto Pino Falzea, presidente della Consulta regionale degli architetti.

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