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Cronaca

Scorta pm Vella, Sergio Criminisi e la sua vignetta a sostegno della petizione

Il volto della trasmissione "Verdetto finale" di RaiUno partecipa così alla petizione per chiedere il ripristino del dispositivo di scorta per il magistrato Salvatore Vella

Sembra una di quelle scene a cui si assiste quotidianamente per le strade del centro di Palermo: sul tavolo soltanto un pentolone sul fuoco e una bottiglia di vino. Tutto pronto per mangiare e "fare - finalmente - fuori" quella maledetta piovra che mette i tentacoli ovunque. Stavolta sembra davvero finita: i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, protagonisti del fumetto, l'hanno cucinata nel pentolone della legalità, alimentato dalla buona volontà e dall'aiuto che hanno fornito i cittadini onesti. E' la metafora usata dal vignettista Sergio Criminisi, volto della trasmissione "Verdetto finale" di RaiUno, che ha disegnato questa immagine per AgrigentoNotizie. 

Criminisi, agrigentino doc, partecipa così alla petizione del nostro quotidiano online, lanciata per chiedere il ripristino del dispositivo di scorta per il magistrato Salvatore Vella, sostituto procuratore della Procura di Agrigento, già alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, titolare di numerose inchieste antimafia nell'Agrigentino.

"In questi giorni, in cui tanto si parla di mafia, - ha detto Sergio Criminisi - il mio pensiero va alla manifestazione organizzata ad Agrigento in memoria della morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie e della sua scorta. Le istituzioni erano assenti, e non mi riferisco solo a quelle Sergio Criminisiagrigentine. Il sindaco si è fatto vedere soltanto cinque minuti. Nessun politico, nessuna personalità nota della classe dirigente. Se assistiamo a queste scene già soltanto in occasione di una manifestazione sulla legalità, come si può pensare che la politica si interessi per ripristinare un dispositivo di scorta per un magistrato? Purtroppo fin quando saremo amministrati da gente così, difficilmente faremo un cambio di mentalità. Uno stato civile si definisce tale quando principalmente c'è un 'modus vivendi' della gente che può renderlo tale"

Secondo il vignettista, inoltre, "il ruolo di magistrati come Salvatore Vella è fondamentale, necessario, di vitale importante per dimostrare alle persone oneste che si può continuare a credere nella sconfitta di questa 'piovra', quale la mafia. Ma se non si dà la possibilità a queste persone di lavorare, non potranno mai arrivare allo scopo. Mi piace immaginare che i giudici, i poliziotti e tutti gli uomini di legge siano come i granellini di sabbia che vengono 'sparati' durante la sabbiatura per togliere la vernice dalle auto. Ma dobbiamo dare loro la possibilità di lavorare, al fine di scarnificare Cosa nostra. Loro rappresentano l'unico strumento, oltre alla nostra onestà, per combattere questo cancro".

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