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La storia

Presidente onorario dello Juve club di Agrigento rifiuta 100 mila euro per il suo taxi "bianconero": tra gli autografi Platini e Ronaldo

La storia del tifoso juventino che possiede un "museo su 4 ruote" con cui gira per Torino con oltre 170 firme di campioni

Una collezione di ricordi bianconeri. Il taxi del tifoso bianconero palermitano Tommaso Agosta, per tutti Tommy, presidente onorario dello Juventus club Valle dei Templi, che gira per le strade di Torino dal 2008, è diventato un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie alle circa 170 firme di calciatori e dirigenti bianconeri che sono saliti a bordo del suo taxi nel corso del tempo. La sua storia è finita anche in tv, su Rai 1, nella trasmissione ItaliaSì! condotta da Marco Liorni. Agosta, nato a Palermo, da anni si è trasferito a Torino

Guarda la storia di Tommy Agosta in tv (da 1:34:00)

L’idea a Tommy Agosta, che per più di 10 anni è stato tassista ufficiale della Juventus, è venuta dal primo autografo, quello di Fabio Cannavaro. Da lì hanno iniziato a firmare tutti quanti. A impreziosire il suo taxi ci sono le firme di Cristiano Ronaldo, sul tettuccio, di Michel Platini, sul cofano, di Giampiero Boniperti, Matthijs De Ligt, Claudio Marchisio, Giorgio Chiellini, Zinedine Zidane e Miralem Pjanic, giusto per citare alcuni nomi, tra i campioni di ogni epoca che nei vari anni sono saliti a bordo. Agosta ha portato in giro per la città anche l’Avvocato Gianni Agnelli, quando aveva una 128 e con il taxi attuale il nipote, John Elkann.

La società bianconera gli aveva anche conferito una targa per i suoi primi 500.000 chilometri con la Juventus e ha esposto allo Juventus Museum alcuni dei suoi cimeli tra quelli che custodisce all’interno di un garage. Possiede tantissime maglie da gioco utilizzate dai calciatori bianconeri durante le partite, con dediche, scarpini e altri ricordi preziosi a cui dà un valore inestimabile. Tanto da rifiutare, come raccontato in un’intervista recente a Studio Aperto su Italia 1, un’offerta di 100 mila euro di un emiro di Riad. Tommy Agosta il suo taxi “bianconero” non vuole venderlo e sogna di vederlo un giorno esposto allo Juventus Museum.

fonte TorinoToday

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