Riapertura del viadotto Malati, i consiglieri comunali: "Arteria strategica, va messo in sicurezza"

Le transenne che lo riducevano ad un’unica corsia di marcia – nella parte centrale – sono state lentamente spostate. Il viadotto Malati, considerato a rischio e reso percorribile a senso unico alternato dall’ottobre del 2014, di fatto, è tornato marciabile – e da mesi ormai – a doppio senso di circolazione. Quasi come se, dopo quattro anni, non ci fossero più pericoli, né rischi. Il crollo del viadotto “Morandi” di Genova ha, però, fatto risvegliare la politica di Racalmuto. Dopo anni di silenzio o di interventi di sollecito poco produttivi, adesso, consiglieri comunali ed esponenti politici recriminano, e lo fanno a gran voce, i necessari interventi.

“Il grave e tragico evento di Genova ci porta a fare una riflessione sulle infrastrutture presenti sul nostro territorio, come il ponte di contrada Malati percorribile da alcuni anni ad una sola carreggiata dopo i segnali di cedimenti strutturali evidenziati dai tecnici che hanno effettuato il sopralluogo – hanno scritto i consiglieri comunali di ‘Racalmuto prima di tutto’ - . Si tratta di una arteria strategica: di collegamento con i paesi limitrofi, con il centro commerciale Le Vigne e di accesso alla raddoppiata statale 640. Nell’aprile del 2017 sono stati finanziati 200 mila euro per la messa in sicurezza. Invitiamo il sindaco Emilio Messana e l'amministrazione comunale a stimolare l'ente finanziatore, il Libero consorzio comunale, - proseguono i consiglieri e il gruppo politico ‘Racalmuto prima di tutto’ - a predisporre subito le somme per la messa in sicurezza, riportando serenità alle famiglie che ogni giorno sono costrette a percorre quel tragitto”. I consiglieri hanno chiesto, inoltre, di “convocare, con urgenza, un incontro con Anas, Genio Civile, Libero consorzio comunale di Agrigento per valutare le condizioni di viabilità”. I consiglieri comunali Sergio Pagliaro e Giuseppe Guagliano hanno invece chiesto “una verifica sullo stato di sicurezza del ponte di contrada Malati”, “un immediato sopralluogo per chiarire se il ponte è  percorribile o meno”.

La decisione di transennare e ridurre il viadotto ad un’unica corsia centrale, con senso unico alternato, venne presa – era, appunto, l’ottobre del 2014, - dal Libero consorzio comunale per problemi strutturali dovuti al dissesto idrogeologico. Nonostante il finanziamento concesso di 200 mila euro – era l’aprile del 2017 – tutto è ancora fermo. E fino a prima del crollo del viadotto “Morandi” di Genova è rimasto tutto anche in silenzio, mentre sul viadotto Malati – quasi come se non ci fossero più rischi – s’è tornati a transitare a doppio senso di marcia.