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Cronaca

Omicidio Quaranta, la difesa di De Pace: "Non ci fu premeditazione"

La sentenza è attesa per il prossimo 15 luglio dinnanzi alla Corte d'Appello di Messina

Non ci fu alcuna premeditazione nell'omicidio di Lorena Quaranta, la giovane studentessa di medicina uccisa brutalmente dal proprio fidanzato, Antonio De Pace il 31 marzo 2020. E' questa la tesi sostenuta dalla difesa del giovane, stando a quanto raccontato oggi dal quotidiano La Sicilia

Il processo in corso è davanti alla Corte d'Assise di Messina. La pubblica accusa ha chiesto l'ergastolo nei confronti di De Pace, sostenendo l'ipotesi dell’omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Richiesta a cui si è associato anche il legale della famiglia Quaranta, che ha avanzato anche una richiesta di risarcimento da 2 milioni di euro.

La sentenza è attesa per il prossimo 15 luglio. 

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