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Cronaca Naro

Agricoltore ucciso a colpi di zappa, il figlio tredicenne della vittima non sarà sentito

La difesa di parte civile rinuncia a interrogare il ragazzino in aula: "Non vogliamo fargli rivivere il trauma"

“Non mi sembra il caso di rinnovare questo trauma al ragazzino, peraltro l’istruttoria ha adeguatamente provato le circostanze”. L’avvocato di parte civile Giovanni Salvaggio rinuncia alla deposizione del figlio tredicenne di Pinau Costantin, 37 anni, massacrato l’8 luglio scorso, sotto casa, a Naro, davanti alla moglie, a sua volta rimasta gravemente ferita, e ai figli. Nella lista della parte civile (i familiari della vittima sono rappresentati anche dall’avvocato Francesco Scopelliti) c’era pure il ragazzino, testimone oculare del brutale pestaggio che provocò la morte del padre.

L’udienza di ieri, davanti alla Corte di assise presieduta da Alfonso Malato, avrebbe dovuto essere dedicata proprio all’audizione del ragazzino. Per questo, dopo che l’avvocato di parte civile, ha comunicato la rinuncia, l’udienza è stata rinviata. Si torna in aula il 14 giugno per interrogare l’imputata e cinque testi della difesa, affidata all’avvocato Diego Giarratana. L’unica imputata di questo troncone è Anisoara Lupascu, 39 anni, accusata insieme al marito Vasile Lupascu, 44 anni, e al loro figlio Vladut Vasile Lupascu, 19 anni, di avere ucciso, l’agricoltore. L’intera famiglia, per un contrasto mai messo del tutto a fuoco, si sarebbe appostata vicino l'abitazione di Pinau Constantin, aggredendolo a colpi di zappa e uccidendolo.
 

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