"Sorella Sanità", ok all'abbreviato per Manganaro: dovrà restituire un milione di euro
Per il presunto faccendiere ha pesato la sua collaborazione con i magistrati che si stanno occupando dell'inchiesta
Il manager di origini agrigentine Salvatore Manganaro potrà patteggire la pena a quattro anni e due mesi a condizione che restituisca le tangenti incassate, per un valore complessivo di circa un milione di euro.
La decisione è stata presa dal Gup del Tribunale di Palermo e riguarda uno dei dieci coinvolti nell'inchiesta "Sorella Sanità" che hanno puntato a riti alternativi. In 7, tra cui gli ex manager delle Asp di Palermo e Trapani, Antonio Candela e Fabio Damiani, optavano per l'abbreviato.
Giro di tangenti nella sanità, si punta agli sconti di pena
Per l'accesso al patteggiamento avrebbe pesato, nel caso di Manganaro, la sua collaborazione con i magistrati che stanno curando l'inchiesta, per quanto appunto quello che è accusato di essere stato un "faccendiere" in una più ampia vicenda di presunta corruzione all'interno del mondo della sanità siciliana, dovrà restituire le presunte tangenti incassate.