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Cronaca Lampedusa e Linosa

Il ministro Provenzano sull'isola dopo la notte di fuoco: "Lo Stato non si farà intimidire"

Il titolare del dicastero del Sud in visita a Lampedusa dopo la raffica di attentati incendiari di barconi dei clandestini

"Sono venuto a Lampedusa  per portare la vicinanza delle istituzioni a una comunità offesa da questi gesti, una comunità che ha tenuto alti in questi anni l'onore e la dignità dell'Italia intera e dell'Europa. Lo Stato non si lascia intimidire da questi  gesti, la magistratura assicurerà i colpevoli alla giustizia".

Lo ha detto il ministro per il Sud, Peppe Provenzano, nel corso della sua visita istituzionale a Lampedusa dopo il grave episodio della notte scorsa, con due incendi dolosi appiccati ai barconi utilizzati dai migranti per raggiungere l'isola. 
 

Questa mattina il ministro, insieme al parlamentare europeo, Pietro Bartolo, e al sindaco Totò Martello, ha visitato l'hotspot che accoglie i migranti giunti dalle coste del Nord Africa. Nel pomeriggio Provenzano e Bartolo si sono recati alla Porta d'Europa, il monimento dell'artista Mimmo Paladino "impacchettato" nei giorni scorsi in segno di  protesta contro gli sbarchi nelle coste lampedusane. Il Ministro ha inoltre incontrato l'amministrazione comunale e gli imprenditori dell'Isola per ascoltare le difficoltà legate al rilancio del turismo dopo il lockdown imposto  dalla pandemia. "Lo Stato italiano - ha sottolineato Provenzano - ha un debito nei confronti di quest'isola, che deve essere riconosciuto con vicinanza, attenzione, soprattutto in questa fase difficile di ripartenza".

Martello: "Grazie al ministro, sosteniamo le isole"

"Ho ribadito al ministro Giuseppe Provenzano, che ringrazio per la sua presenza a Lampedusa, la necessità di sostenere le isole Pelagie che rappresentano, soprattutto in questo momento, 'il Sud del Sud'. Qui si vive quasi esclusivamente di pesca e di turismo, ed entrambi i settori sono stati messi in ginocchio più che altrove dall'emergenza Covid19". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello a margine dell'incontro di oggi con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.
"Il governo nazionale - ha aggiunto Martello - può e deve attivare misure di sostegno specifiche per Lampedusa e Linosa:
ho sottoposto al ministro le richieste della nostra comunità, richieste legittime avanzate dai rappresentanti delle categorie
produttive locali e discusse durante i lavori del Consiglio comunale, che ci aspettiamo siano valutate con la massima
attenzione". Tra i punti elencati dal sindaco Martello al ministro Provenzano c'è la necessità di definire la questione ancora non
risolta della "sospensione delle tasse" che si trascina dal 2011, misure di sostegno alla marineria locale, aiuti diretti ed
indiretti al comparto del turismo anche attraverso interventi per agevolare l'arrivo di voli charter, il rafforzamento delle
strutture sanitarie a Lampedusa e Linosa, l'impegno del governo nazionale per adottare regole volte alla gestione dei flussi
migratori in maniera ordinata, regolare e sicura.  "Come ho più volte ribadito - ha aggiunto Martello - a Lampedusa stiamo
vivendo tre emergenze in una: sanitaria, economica ed umanitaria. Fino ad ora la cittadinanza ha mostrato responsabilità, e di certo la stragrande maggioranza dei lampedusani rifiuta forme di protesta come quella alla Porta d'Europa o, peggio, i due incendi alle imbarcazioni dei migranti. Ma in assenza di risposte concrete, che ci aspettiamo innanzitutto dal governo nazionale, sarà difficile gestire una crisi che nelle nostre isole non ha precedenti".

Bartolo: "La risposta del governo ci incoraggia"

Un’intera giornata per osservare da vicino il momento di grave tensione che si respira a Lampedusa. È in corso la visita istituzionale del Ministro per il Sud, Peppe Provenzano, sull’isola di Lampedusa, dove questa mattina insieme al vicepresidente della Commissione LIBE al Parlamento Europeo, Pietro Bartolo, e al sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, ha visitato l’hotspot che accoglie i migranti giunti dalle coste del Nord Africa. 

Nel pomeriggio Provenzano e Bartolo si sono recati alla porta d’Europa, opera dell’artista Mimmo Paladino, “impacchettato” nei giorni scorsi in segno di protesta contro gli sbarchi nelle coste lampedusane. Il Ministro sta inoltre incontrando, in due distinti momenti, l’amministrazione comunale e gli imprenditori dell’Isola per ascoltare le difficoltà legate al rilancio del turismo dopo il lockdown imposto dalla pandemia.

“Noi chiediamo - ha aggiunto Bartolo - che ci sia un’attenzione particolare per questo clima di tensione che si respira sull’isola e ci rincuora la risposta immediata del governo, che nella persona del Ministro Provenzano, ha voluto essere vicino al disagio dei lampedusani che vogliono semplicemente ripartire, lavorare con dignità e rialzarsi sulle proprie gambe”.

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