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Sabato, 27 Aprile 2024
Incidenti stradali

"Emorragia e perforazione intestinale non diagnosticate provocarono le morte", al via l'incidente probatorio

Due medici del San Giovanni di Dio sono indagati per il decesso di Leonardo Saladino finito in ospedale dopo un incidente stradale. Le consulenze di parte arrivano a conclusioni opposte e il giudice ha deciso di fare chiarezza con una perizia

Una perizia collegiale, con due medici nominati dal giudice e, quindi, non di parte, per fare chiarezza sulla morte dell'insegnante di 56 anni Leonardo Saladino, di Montevago, avvenuta il 23 novembre del 2019, poco più di un mese dopo l'incidente stradale in cui era stato coinvolto.

Le consulenze di procura e difensori, disposte nell'ambito del procedimento, arrivano a conclusioni opposte. Il gip Francesco Provenzano ha, quindi, deciso di approfondire i fatti nominando due periti ovvero tecnici di nomina del giudice e non delle parti. Si tratta del medico legale Antonio Guajana e del chirurgo Francesco Serraino. 

L'incarico gli è stato conferito durante l'incidente probatorio e gli esiti saranno illustrati in aula, in contraddittorio fra accusa e difesa, il 7 luglio. 

Nell'indagine, al momento, sono indagati, per omicidio colposo, un chirurgo e un aiuto chirurgo dell'ospedale San Giovanni di Dio. L'ipotesi della procura è che, nonostante la tac evidenziasse dei segnali in tal senso, avrebbero omesso di diagnosticare un'emorragia e una perforazione intestinale ritardando l'intervento fino alla mattina successiva.

Saladino, il 17 ottobre, in sella alla sua moto, si era schiantato contro un camion sulla statale Palermo-Sciacca. Dopo l'incidente era stato trasportato in ospedale. In seguito alle denunce dei familiari (assistiti dagli avvocati Leonardo Marino e Giovanni Vaccaro) è stata aperta un'indagine. 

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