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Cronaca

L'inchiesta sugli abusi per i centri commerciali, la vicenda approda in Cassazione

La Suprema Corte deciderà sul ricorso del procuratore generale. In appello era stato dichiarato inammissibile

L’8 marzo davanti alla Corte di Cassazione: l’inchiesta sulle presunte irregolarità nella realizzazione dei due centri commerciali cittadini (uno dei quali, peraltro, non è stato mai realizzato) approda davanti ai giudici ermellini per l’ultimo grado di giudizio. La procura generale di Palermo ha impugnato la sentenza, emessa dalla Corte di appello il primo febbraio dell’anno scorso. I giudici hanno accolto le tesi dei difensori secondo cui “il ricorso non si poteva neppure prendere in considerazione visto che i reati erano già prescritti”.

Il pg, invece, si oppone alla sentenza di “inammissibilità del ricorso” e vuole che i giudici si pronuncino. In ogni caso tutti i reati sono ampiamente prescritti e non ci potrà essere alcuna condanna ma solo una decisione che potrebbe avere conseguenze a livello risarcitorio. L’inchiesta coinvolgeva inizialmente quattordici imputati.

Fra questi l’ex sindaco Aldo Piazza, l’ex comandante della polizia municipale Vincenzo Nucera, gli imprenditori Calogero Saeva, Gianni Marianelli, Aniello Setola, Gaetano Scifo e Carmelo Condorelli e alcuni funzionari comunali. La Procura contestava una serie di abusi di ufficio nell’ambito delle procedure amministrative che hanno portato al rilascio delle autorizzazioni. In Cassazione si valuteranno otto posizioni.

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