"Imputazione coatta per stalking", nei guai l'ex direttore del museo Pirandello
Il provvedimento per Vincenzo Caruso è stato disposto dal gip di Agrigento Francesco Provenzano
Imputazione coatta per stalking per Vincenzo Caruso, ex direttore della biblioteca-museo Luigi Pirandello di Agrigento, adesso soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta. Il provvedimento è stato disposto dal gip di Agrigento Francesco Provenzano, dopo che il pm aveva richiesto l'archiviazione.
L'ordinanza del gip dà ragione a Maria Filomena Lauricella, mettendo in evidenza - si legge in una nota del legale della donna, Arnaldo Faro - "le gravi condotte persecutorie e ritorsive, reiterate nel tempo, poste in essere dal Caruso, in danno della dipendente, sua vittima, fino a tempi recentissimi, con lo scopo di averne i favori sessuali, venendone respinto".
Lo stesso gip ha poi sottolineato, si legge nella nota, "il danno psicologico e morale sofferto dalla dipendente proprio per gli atti di molestia e persecuzione subiti".
"La vicenda ebbe epilogo giudiziario l'anno scorso - scrive ancora l'avvocato Faro - quando la donna, non potendo tollerare oltre le invasive molestie sessuali del dirigente Caruso, dopo essersi rivolto, senza concreto esito, ad un sindacalista per indurlo a smetterla, decise di rivolgersi al legale per la formalizzazione della denuncia. E da qui l'epilogo della imputazione coatta per stalking a carico di Caruso".