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Bimba morta nel naufragio di Lampedusa, l'arcivescovo Damiano: "Non basta emozionarsi, bisogna agire"

Il pastore della chiesa agrigentina commenta l'ennesima tragedia che ha macchiato di rosso le acque antistanti l'isola

“C'è il titolo di un romanzo, Cronaca di una morte annunciata ma questo non è un romanzo ma è una realtà che è ormai quasi quotidiana nel Mediterraneo centrale, alcune delle tragedie le conosciamo, come quella di ieri, ce ne sono altre invece a noi sconosciute, sono tante ma anche se fosse stata una sola sarebbe già stato il naufragio dell'umanità”. Con queste parole l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano commenta l'ennesimo naufragio che nello specchio d'acqua antistante l'siola di Lampedusa è costato la vita ad una bambina di due anni e che, secondo quanto riferito dai 43 superstiti, altri otto migranti, fra cui anche due bambini, sarebbero ancora dispersi in mare.

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“Si tratta di vittime innocenti – aggiunge l'arcivescovo – e ci tocca la parte emozionale, ma dobbiamo capire che non solo quella dei bambini ma ogni vita umana è preziosa. I bambini che annegano nel Mediterraneo, quelli che muoiono in Ucraina, Israele e Palestina e tutti quelli che muoiono in ogni angolo della Terra nell'indifferenza generale, perchè – conclude monsignor Damiano -  non basta emozionarsi, ma bisogna trovare anche le via di azione”.

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