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Cronaca

Il tribunale di sorveglianza "stoppa" Arnone, vietati facebook e posta elettronica

Contestate alcune violazioni delle prescrizioni imposte dopo l'affidamento in prova: "Niente, manifesti, opuscoli o volantini neppure per interposta persona"

L'avvocato ex ambientalista, però, secondo i giudici, sarebbe andato sopra le righe sia prima della notifica della precedente ordinanza - di cui comunque sottolineano i giudici "ne aveva piena conoscenza" anche se non era tenuto ancora a rispettare - che in seguito.

In pochi giorni ha rimediato le querele di tre magistrati destinatari di volantini e manifesti "dal contenuto palesemente offensivo e astrattamente diffamatorio e calunnioso" che, comunque, Arnone rivendica come attività di denuncia politica contro il malaffare. Un'altra querela è stata presentata dalla moglie del ministro degli Esteri, Angelino Alfano, destinataria di un suo attacco pubblico. Quasi tutte le sue ultime uscite pubbliche sono arrivate prima della notifica del provvedimento ma su facebook, nei giorni successivi, sono stati rilanciati dei post che le rievocavano ed è stato diffuso pure un video su youtube. 

Il tribunale di Sorveglianza, comunque, per il momento conferma il beneficio ma inasprisce in maniera significativa le prescrizioni. Da ora in avanti non dovrà limitarsi a non offendere ma non potrà scrivere "neppure per interposta persona" alcun post su facebook o altrove nè potrà inviare email "se non per ragioni professionali". Ne consegue che non potrà in nessun modo scrivere libri e partecipare a manifestazioni pubbliche e comizi.

Arnone è stato, infine, diffidato a rispettare le prescrizioni con l'ammonimento che, in caso contrario, il beneficio sarà revocato. 

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